LA LAVAGNA - Tutto già visto

17.03.2018 13:00 di Bruno Rosati   vedi letture
LA LAVAGNA - Tutto già visto
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Cosa ci si doveva aspettare? Cosa faceva pensare che potesse esserci un epilogo differente? Una rimonta subita ed un gol preso nei minuti finali. È il leitmotiv del Cesena da due anni a questa parte, dunque non c’è nulla di anomalo nel fatto che una partita si concluda così.

L’impostazione del gioco, l’iniziativa, è sempre stata nelle mani dei padroni di casa. Un’altra cosa che c’era d’aspettarsi. Meno del 40% di possesso palla; solo altre due volte era capitato nel corso del campionato, a Vercelli e a Parma. Sarebbe potuta anche andare bene, il Cesena nel primo tempo è stato bravo a resistere e colpire non appena ne ha avuto la possibilità.

Il secondo tempo è stato una fiera del vintage, in uno stile retrò stucchevole e pacchiano: il sistematico calo fisico, le assenze che fanno sentire la loro mancanza, decisioni arbitrali non troppo felici (anche se nessuna dalla connotazione clamorosa), l’errore da censura del portiere (Fulignati raccoglie l’eredità di Agliardi e Agazzi). Tutto già visto.

Castori nel dopo-gara dice che il Cesena merita rispetto. Chi glielo deve dare questo rispetto? È rispettoso formare la rosa con soli colpi a buon mercato senza coprire ruoli cruciali? È rispettoso affidare l’esito della stagione in tutto e per tutto ad un tecnico senza valutare pro e contro della sua metodologia? Di fronte a ciò, gli 11 mesi trascorsi dall’ultimo rigore a favore passano in secondo piano.

Una promozione in serie A ed un’immediata retrocessione l’anno successivo. Poi i play-off giocati (male) con una squadra che poteva ambire a posizioni più nobili, dopodiché una salvezza arrivata col fiatone, alla penultima giornata. E poi il campionato attuale, dove per immaginare una salvezza agguantabile senza passare dagli spareggi occorre avere una buona dose di ottimismo. “Che tanto arriverà, / stai pronto ad accettare / il fondo del bicchiere, / gli avanzi di Natale / Che tanto arriverà, / forte che fa male, / come un asteroide / ma senza far rumore”.

La sconfitta allo Zaccheria, per come è maturata, sarà molto difficile da digerire. Per giunta si trascinerà per ben dieci giorni, quando il Cesena sarà chiamato ad affrontare una delle squadre più in forma nel girone di ritorno. Dimenticando il mach dell’andata che fu storia a sé, il Cesena può battere il Perugia? Per quanto appaia improbabile, sì. Il mister e i suoi giocatori sono chiamati ad uno sforzo di nervi, si deve ingoiare al più presto il boccone amaro e sfruttare qualche giorno in più per ricaricare le batterie. Al di là di ciò, nell’immediato, il Cesena ha la concreta possibilità di salvarsi. È nel medio-lungo periodo che questa squadra non ha possibilità di redenzione.