Cascione: “Cesena nel cuore, ma certe cose mi fanno cadere le braccia”

L’ex bianconero a ruota libera: “Agliardi vi ha regalato il primato, vincerete il campionato con 15 punti di vantaggio. A novembre sono andato a pranzo con Pelliccioni, poi però... ”
01.01.2019 19:00 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Emmanuel Cascione
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Emmanuel Cascione
© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it

Parla senza filtri, Emmanuel Cascione. Come sua abitudine. Ecco così che, in questa intervista, c’è spazio (anche) per uno sfogo colorato di bianco e nero.

Cascione, per lei si è appena concluso un anno solare per nulla banale.
“Sulle spalle ho già 35 primavere, non sono più un ragazzino. Cercate di mettervi nei miei panni: alla mia età un giocatore avrebbe anche voglia di un po’ di tranquillità, di un po’ di serenità. E invece, in questo pazzo anno che mi sono appena messo alle spalle, ho vissuto momenti difficili. Pure drammatici. Prima le assurde verità nascoste dall’ultima dirigenza, poi il vergognoso fallimento del Cesena, poi quella terribile estate da disoccupato. Infine la fresca separazione con il Santarcangelo... ”.

Ecco, quest’ultimo matrimonio naufragato dopo meno di 4 mesi ha fatto molto rumore. 
“A Santarcangelo il feeling che si era creato col mister e con i compagni di squadra era ottimo. Però, a livello societario, i punti interrogativi erano tanti. Troppi. Non potevo più continuare quell’avventura, per tanti motivi. Mi sono così messo in cerca di un’altra sistemazione. Sul tavolo avevo diverse offerte, ma alla fine ho detto sì al club che mi ha cercato con più insistenza. A Forlì, dove ho firmato fino al 2020, ho trovato un buon progetto e idee stuzzicanti. Ora in classifica siamo attardati. La nostra priorità, ovviamente, è la salvezza. Ma io, zitto zitto, ai playoff ci penso ancora”.

A novembre il suo nome era stato nuovamente accostato al Cesena. 
“Anche questa volta, però, è andata male. A differenza della scorsa estate, quando sono stato illuso per diverso tempo dalla dirigenza bianconera, a novembre il mio sogno di poter riabbracciare il Cesena è durato soltanto poche ore. Un lunedì sono stato a pranzo con Pelliccioni, personaggio che io stimo molto. In maniera molto garbata e sincera il Direttore mi ha detto che lui, se avesse potuto, mi avrebbe preso ad occhi chiusi. Il problema però è che in casa bianconera c’era della gente che non mi voleva. Ovviamente, nonostante le mie insistenze, Pelliccioni non ha fatto nomi. Anche se so bene che fra i miei ‘sostenitori’ c’era pure il presidente Patrignani. Cosa aggiungere di più? Che certe cose mi fanno cadere le braccia. Cavolo, il diesse mi voleva. Il Presidente gradiva il mio nome. Eppure il Cesena non mi ha preso... ”.

Prova un po’ di gelosia nei confronti del suo ex compagno Agliardi? 
“Non nego che mi sarebbe piaciuto da matti tornare nella ‘mia’ Cesena. Non nego che a Cesena, nonostante certe frottole che mi sono giunte alle orecchie negli ultimi mesi, sarei venuto praticamente gratis. Però perché mai dovrei essere geloso del mio amico Federico? Non esiste. Sono felicissimo per lui, so quanto ha sofferto la scorsa estate quando è fallito il Cesena. Vederlo di nuovo in bianconero, nelle vesti di protagonista assoluto, mi riempie il cuore di gioia. Non esagero quando dico che, se il Cesena non lo avesse richiamato, ora la squadra di Angelini avrebbe una valanga di punti in meno. E in classifica sarebbe seconda. O terza... ”.

Undici punti rosicchiati al Matelica in appena 5 turni: il Cesena ha già in tasca la C? 
“Assolutamente sì! Due mesi fa, in tempi non sospetti, ad Agliardi avevo fatto una previsione: a fine gennaio il Cesena sarà primo con 6-7 punti di vantaggio sulla seconda. Ora, con il Cesena già a +4 al giro di boa, vado oltre: i bianconeri stravinceranno il campionato con 15 lunghezze di vantaggio. Perché sono così sicuro di quello che sto dicendo? Perché la crisi di novembre è stata superata brillantemente. Perché Pelliccioni nel mercato di riparazione si è mosso benissimo, portandosi a casa dei big per la categoria. Perché il Cesena ha Agliardi in porta. E perché il Matelica, credetemi, non è niente di che: tanta compattezza, ma poco altro”.

Ci vediamo a febbraio, al Morgagni. Nell’attesa si riguardi bene Santarcangelo-Cesena… 
“Battutone! Comunque sì, quel clamoroso 0-4 mi ha fatto rosicare parecchio. Anche perché il Santarcangelo la sua peggior prestazione stagionale l’ha sfoderata proprio contro il Cesena. Vediamo cosa riesco a combinare in questo nuovo derby, di sicuro peggio dell’altra volta non posso fare. A febbraio voglio vincere io. Il Cesena resta nel mio cuore ma io ora devo pensare al Forlì. Alla remuntada dei Galletti. A fare almeno un gol al mio amicone Agliardi... ”.