Fontana: “Agliardi bisognava prenderlo già la scorsa estate”

A tu per tu con l’ex portiere bianconero: “Questo Cesena vuole tutto e subito: il baby Sarini non era il portiere giusto, Federico invece riuscirà a dare tranquillità a tutta la difesa”
10.10.2018 19:24 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Alberto Fontana
Alberto Fontana

Agliardi sì o Agliardi no? Ha fatto bene il Cesena a 'trombare' i suoi portierini e a richiamare all'ovile uno degli eroi di Latina 2014? Chi ha le idee chiare su questo fronte rovente che sta incendiando le discussioni del popolo bianconero è un grandissimo ex portiere del Cesena, Alberto Fontana.

Fontana, ha fatto bene il Cesena a riportarsi a casa il vecchio Agliardi?
“Non ha fatto bene, ha fatto benissimo! Federico è un signor portiere, nonché un grande professionista e un eccellente uomo spogliatoio. Uno come lui farebbe ancora la differenza fra i prof, figuriamoci in serie D! La squadra di Angelini aveva bisogno di uno come lui, di un numero uno con la sua esperienza e con il suo carisma. Anzi, sapete che vi dico?”.

Dica pure.
“Il Cesena, Agliardi, doveva prenderlo già la scorsa estate. E non soltanto perché già a luglio Agliardi si era messo a completa disposizione della nuova società, sia a parole che con i fatti. Se ti chiami Cesena, se vuoi vincere il campionato, in porta devi avere un portiere forte. Un portiere di livello. Un portiere che dà sicurezza e tranquillità a tutto il reparto difensivo. Un portiere abituato allo stress... ”.

Sul criticatissimo Sarini sono state dette troppe brutture, giusto?
“Non voglio certo giudicare questo ragazzo dal punto di vista tecnico. Quello che posso invece dire è che il buon Sarini ha pagato a caro prezzo il fatto di essere il giovane portiere di una squadra piena di pressioni con più di 7mila abbonati e che deve per forza vincere il campionato. A Cesena, in questo momento, società e tifosi vogliono tutto e subito. E se il baby portiere non regge la tensione fino in fondo... ”.

Un pronostico in vista di questa folle rincorsa alla serie C?
“Girone complicato, quello del Cesena. La capolista San Nicolò Notaresco, la Sangiustese, il Matelica e il Francavilla hanno già dimostrato in queste prime giornate di voler fare sul serio. Le incognite sono tante, i punti da recuperare sulla prima in classifica sono già cinque. Io comunque, alla fine, continuo a pensare che il Cesena riuscirà a raggiungere il proprio obiettivo. Certo, ora bisognerà cominciare a pedalare sul serio. Qui bisogna tenere la giusta concentrazione fino a maggio. In serie D non regala niente nessuno”.

Da tifoso bianconero come ha vissuto il fallimento dell’Ac Cesena? Di chi sono le colpe?
"Sapevo che il club aveva dei grossi problemi finanziari, ma allo stesso tempo ero certo che il raggiungimento della salvezza sul campo avrebbe permesso al club di andare avanti. Purtroppo le cose sono andate in modo diverso. Le colpe? Sono di tutti, quando arriva un crac non c’è mai un solo colpevole. Io poi, francamente, ora non ho poi tutta questa voglia di guardarmi troppo indietro: adesso voglio guardare avanti. A questo nuovo Cesena che non vede l’ora di tornare fra i prof. E con Agliardi fra i pali, credetemi, il compito di Angelini ora è un po’ più facile... ”.