La Lanterna #9 | Il derby, un anno dopo

Per quasi un decennio senza avversarie romagnole, in 365 giorni i bianconeri hanno affrontato Sammaurese, Santarcangelo, Forlì, Savignanese ed ora pure l’Imolese.
01.10.2019 08:00 di Bruno Rosati   vedi letture
La doppietta di Stikas
La doppietta di Stikas
© foto di Teleromagna

Per convenzione, utilizziamo la parola ‘derby’ per definire una partita disputata tra due squadre che rappresentano località vicine fra loro. I puristi del termine considerano come derby soltanto le partite fra club che hanno sede nella stessa città. La vera essenza del derby risiede invece nello spirito con cui le tifoserie delle due squadre coinvolte vivono la contesa. È derby quando gli sfottò cominciano giorni, se non settimane, prima della data in cui la sfida si svolge. È derby quando si ritiene sia un oltraggio imperdonabile perdere al cospetto dei rivali.
Per facilità, al fine di non ripetere più volte ‘gara tra due formazioni provenienti dalla stessa regione’, utilizzeremo la parola ‘derby’ per riferirci a Cesena-Imolese e tutte le altre dispute fra bianconeri e club romagnoli.

Dunque, Cesena-Imolese è stato il primo derby di campionato e passa in archivio con una vittoria del Cavalluccio. Esattamente cinquantadue settimane prima del match contro i rossoblù, si era tenuto un altro primo derby di campionato. Si giocava al Morgagni di Forlì perché il Manuzzi era ancora indisponibile, l’avversario dei bianconeri era la Sammaurese. A pensarci adesso, sembra già passata una vita: in panca sedeva Angelini e dell’unidici iniziale schierato dal tecnico solo Ciofi e Valeri hanno preso parte anche alla sfida della scorsa domenica. Agliardi era momentaneamente senza contratto, a guardarsi la partita dalla tribuna. A decidere il match furono le doppiette di Apostolos Stikas e Gianni Ricciardo, ora entrambi tornati alle loro terre d’origine con il difensore che milita nei greci dell’Athlītikos Omilos Kavala e la punta siciliana in forza al Palermo. Ad accomunare le due gare è solo l’esito finale, con la vittoria dei padroni di casa.

Cesena-Sammaurese è stata la prima partita di campionato in cui il Cesena si trovato di fronte una corregionale dalla ormai leggendaria vittoria in rimonta dei ragazzi di Bisoli sul Ravenna. Da una giallorossa ad un’altra, a distanza di quasi una decade.
In queste cinquantadue settimane invece i derby sono tornati ad essere una consuetudine: oltre alla già citata Sammaurese, sul cammino dei bianconeri si sono avvicendati anche Santarcangelo, Forlì e Savignanese, oltre all’antipasto della sfida contro il Rimini dello scorso agosto in Coppa Italia. Ad eccezione del pareggio di marzo contro la Savignanese (si giocava nuovamente al Morgagni e le firme sul risultato finale furono di Longobardi e Viscomi), tutti i match si sono conclusi con il Cesena che si è accaparrato i tre punti in palio.

La striscia dunque prosegue con la vittoria sulla formazione di Imola. Una piacevole tradizione che è bene continuare a tramandare anche nel torneo ora in corso, a testimonianza della supremazia del Cavalluccio su tutta la Romagna.