Le pagelle di Cesena-Reggiana | Gioco di società (o prove tecniche di successione?)

Momento delicato in casa Cesena, sia dentro che fuori dal campo. La squadra risponde presente.
09.11.2019 23:25 di Bruno Rosati   vedi letture
Le pagelle di Cesena-Reggiana | Gioco di società (o prove tecniche di successione?)
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Marson 6,5 “Un tumulto, / un vento potente che illuminava le giornate / d’inverno buio degli anni ’80. / Era freddo, / Leonardo aveva appena compiuto 21 anni / e si era dato completamente all’idea, / un po’ estemporanea, / di cambiare il mondo”. Buon debutto del giovane portiere che salva il risultato sul finale di primo tempo e pure nel finale si fa trovare pronto. Non dite troppo in giro che le uscite però le fa di pugno, ‘alla Agliardi’, per intenderci…

Ricci S.V. Esce per un infortunio, appare molto dolorante. “A Luca Ricci e a tutti i compagni caduti / bisognerebbe dedicare una piazza / davanti ad un ipermercato”. (Dal 23' Maddaloni 5,5 Partita non priva di sbavature ma riesce a cavarsela in ogni circostanza. Mezzo voto in meno per i continui battibecchi con gli avversari. “E bisogna avere stile anche nei momenti peggiori”)

Brignani 6,5 Guida la difesa con autorevolezza, se i compagni non sbagliano è anche per merito suo. Sfiora pure il gol negli ultimi minuti. “Per uno come Fabrizio, doveva essere uno sforzo grandissimo. / Ultraterreno. / Talmente grande che ancora non si è esaurito del tutto”.

Ciofi 6 Kargbo gli è nettamente superiore in velocità. Lui si adegua e riesce ad arginarlo. Con le buone e con le cattive. “Ripensando alla partita, / allo stra-potere degli avversari / e al mangiapane a tradimento che lo puntava ad oltranza / credo che in quel sabato sera sia andata poi di lusso quasi a tutti”.

Capellini 6,5 In formissima. Nei primi dieci minuti ha già servito due assist che non vengono sfruttati. Decide di mettersi in proprio e cerca due volte la conclusione. Il sinistro a giro che si perde in Curva Mare scalda la fredda serata. “Basta poco per sentirmi meglio”. (Dal 64' Franchini 6 Il suo ingresso fornisce maggior velocità e più chance di arrivare al cross. Però non calcia il pallone più ghiotto di tutto l’incontro… “Cerco le tracce dell’immobilismo di Franchini / ma vedo solo le ferite della modernità occidentale. / E nessuna testimonianza degli errori, / degli orrori / e delle vecchie ingenuità / si esprime ai miei occhi”.)

Rosaia 6,5 Cresce alla distanza. I granata vogliono far la guerra e trovano pane per i loro denti. “Grazie Rosaia, bombardaci Reggio”.

De Feudis 7 Chi è che diceva che non avrebbe potuto reggere i novanta minuti? Malelingue… Ostruzionismo costante alle linee di passaggio avversarie, arma pure il tiro dal limite sugli sgoccioli finali. “Vicino alla riviera, in Romagna, / travolta da insolito disgusto, / una scura statua del compagno Beppe / ha pianto lacrime bianche / come le navi del porto di Arcangelo”.

Franco 6,5 “Castrovillari, Calabria, a sud della croce del sud”. Conferma il proprio buon momento, agendo quasi da seconda punta in quello che è un 3-5-2 solo teorico. Fallisce il terzo appuntamento con il gol ai primi giri di lancette, però.

Valeri 5,5 Molta meno precisione del solito. I palloni persi sono parecchi e altrettanti divengono i possibili contropiedi emiliani. “Sento un frastuono. / Rimbombi lontano in modo imperfetto”.

Borello 5 La nota stonata della bella sinfonia proposta dai bianconeri questa sera. Mai in partita, finisce per lasciare isolato Butic. “Ha la schiena un po’ storta e un’aria insieme ottusa e viva. / Sembra che abbia capito l’impossibile” (Dal 64' Zerbin 6,5 Spina nel fianco per Costa sin dal suo ingresso, svaria su tutto il fronte offensivo. Fermato sul più bello da Haruna, quando avrebbe potuto involarsi verso la porta di Narduzzo. “Siamo rimasti a guardare / un desiderio / qualche volta noioso. / E non sarai mai / un’emozione da poco”.)

Butic 6 Gli manca chi gli dia man forte in attacco e finisce per fare tanto lavoro sporco. Partita di sacrificio, per il gol passare un’altra volta. “Com’è possibile / che io sia finito a fare da scudo umano ai risparmi della classe media / non me lo so spiegare”.

Modesto 6,5 “In casa le idee erano chiare e si comunicavano senza troppo approfondimento. / Una trasmissione dei valori efficace ancorché vagamente dolorosa”. La miglior partita sin qui del suo Cesena. Gli undici in campo producono gioco e riescono a non incappare in errori grossolani. Manca incisività ma non è colpa sua. La classifica ancora non gli sorride… “Ho mal di stomaco. / La bile travasa, / E me ne vado a dormire. / Brutta bestia… l’invidia”.

Cesena FC 6 “Ho fatto l’esame di seconda elementare nel 2019. / Il Cesena FC era come l’universo: in espansione. / La maestra mi chiese di Giorgio Lugaresi. / Le risposi che i dirigenti avevano ragione e che, fallimento o no, / la rivoluzione estiva era stata una cosa giusta. / La maestra non ritenne di fare altre domande”. La squadra risponde bene sul campo a quello che è un momento delicato su più piani. È presto per credersi fuori dai guai. Sarebbe bene quanto meno rimandare certe diatribe interne che non fanno il bene del Cavalluccio. “La sala stampa era un vulcano di emozioni. / Film partigiani dove quelli di TuttoCesena erano cattivi / e gli altri giornali buonissimi e intelligentissimi. / Un paradiso progressista”.