Le pagelle di Rimini-Cesena | In preda al panico

Bianconeri timorosi, si fanno raggiungere malgrado l’avversario sia di una pochezza disarmante.
20.10.2019 17:45 di  Bruno Rosati   vedi letture
Le pagelle di Rimini-Cesena | In preda al panico
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Agliardi 6 Qualche buona uscita al limite dell’area al fine di evitare qualche rischio di troppo. Sopraffatto dal diagonale di Arlotti ma la responsabilità è di chi ha lasciato il riminese andare al tiro.

Ciofi 5 È sempre un peccato elaborare una valutazione solo su un singolo episodio. Il suo primo tempo era stato di buon livello sino al madornale errore con cui regala la palla ad Arlotti che pareggia i conti. Condizionato da questa colpa, non si riprende e la sua ripresa è piena di sbavature.

Ricci 6,5 Complice qualche acciacco di troppo, il suo inizio di stagione è stato tutt’altro che esaltante. Ma, caspita, quanto si è sentita la sua assenza nelle ultime gare! Match giocato con autorevolezza, intercetta tutti (o quasi) i lanci dalle retrovie ai quali si affida il Rimini.

Sabato 6 Se la cava di mestiere sui vari Silvestro, Bellante o Ventola che gli orbitano attorno come fastidiose mosche. In ritardo a chiudere quando Arlotti timbra l’1 a 1 ma, come Agliardi, viene colto di sorpresa dall’errore inaspettato del compagno.

Zerbin 6 L’unico che prova a saltare l’uomo nell’1 contro 1 e qualche volta gli riesce pure. Poco convinto quando arriva al tiro, (Dall’87' Capellini S.V. Cambio velleitario.)

Franco 5,5 Lasciati i compiti di regia a De Feudis e date le caretteristiche di Rosaia, è il giocatore dal quale ci si aspetta più qualità nell’ultimo passaggio per servire gli attaccanti. È fra coloro che pagano maggiormente le pessime condizioni del terreno. Sfortunato sul tiro a giro ad inizio ripresa.

De Feudis 6 Regia non eccelsa ma sempre affidabile, come tutti sapevano sin dall’estate. In una squadra emotivamente instabile, riesce a mantenere freddi gli animi dei compagni cosicché possano continuare a svolgere i rispettivi compiti in maniera ordinata.

Rosaia 5,5 Buon primo tempo, vince una grande quantità di duelli in mezzo al campo. Inspiegabilmente sacrificato sulla sinistra nel corso dei secondi quarantacinque minuti. (Dal 75' Valencia 6 Mette la firma sull’unico tiro degno di nota nella ripresa. Si incaponisce in dribbling poco fruttuosi invece di liberare chi si trova smarcato.)

Giraudo 6 Al fischio d’inizio ha per la testa ancora gli svarioni commessi contro la Samb. Acquisisce fiducia man mano, sino a conquistarsi il calcio di rigore. Sembra pronto per decollare ma dal quarantacinquesimo in avanti smarrisce nuovamente lo spunto. (Dal 75' Valeri S.V. Cambio tardivo che non incide.)

Borello 5,5 Tra la fisicità dei giocatori del Rimini e il campo che genera rimbalzi incomprensibili, risulta essere il calciatore che meno adatto a questo tipo di gara. Impensierisce Scotti con un colpo di testa che si rivelerà essere l’unico tiro in porta del Cesena su azione manovrata. Tanta predisposizione al sacrificio come nelle precedenti uscite.

Butic 6 Non si fa ingannare dai sinuosi movimenti di Scotti quando si presenta sul dischetto. Poco servito dai compagni durante il resto della gara. (Dal 75' Sarao S.V. Come al solito: entra nei minuti finali, non riceve alcun pallone giocabile ed è impossibile da giudicare.)

Modesto 5 Sopra di un gol e di un uomo già dalla mezz’ora: come descrivere uno scenario migliore per un tecnico? La rete subita, questa volta, è figlia di un errore individuale e non del posizionamento collettivo, quindi non gli si possono imputare responsabilità di questo. La gestione del secondo tempo è quella classica da allenatore in preda al panico. Torna sul prediletto 3-4-3 (con Rosaia largo sulla destra) ma il 4-4-1 ridisegnato al volo da Cioffi cestina tutte le sue idee. Sa di aver sbagliato i cambi negli incontri pregressi e quindi oggi li esegue solo ad un quarto d’ora dalla fine. Poco sicuro di sé.

Cesena FC 5 L’obiettivo è la salvezza? Bene, oggi sono due punti persi contro un avversario diretto, tecnicamente di gran lunga inferiore. Questo punto non dissipa in alcuna maniera le perplessità emerse in queste prime dieci giornate. Inspiegabile come ci si possa accontentare del pareggio. E se il colpo di testa di Ventola avesse preso un’altra traiettoria…