CORRIERE ROMAGNA - Daspo per sei tifosi bianconeri, parte il ricorso in Cassazione

03.01.2011 12:58 di Francesco Satanassi   vedi letture
Fonte: Corriere di Romagna
CORRIERE ROMAGNA - Daspo per sei tifosi bianconeri, parte il ricorso in Cassazione
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© foto di Alberto Fornasari

Daspo da uno a due anni per sei tifosi del Cesena in seguito agli incidenti avvenuti in gradinata durante Cesena-Napoli. Dai tifosi colpiti da Daspo (si tratta di persone di Cesena, Forlì e Savignano) è stato presentato il ricorso in Cassazione. Durante la partita erano numerose le persone partenopee nei distinti, persone senza tessera del tifoso che però avevano acquistato il biglietto. L’andamento caldo della gara ha fatto si che alla fine tra le persone stipate in gradinata e anche col l’arrivo di altre giunte dalla curva Mare (un cancello è stato aperto) si accendesse un breve lampo di incidenti, sedati subito dalle forze dell’ordine. Le telecamere però avevo filmato tutto e sei tifosi si erano visti notificare provvedimenti di allontanamento dalle strutture sportive. Anche sei tifosi del Napoli furono colpiti da Daspo per aver scavalcato a fine gara per invadere il campo. I sei ricorsi dei tifosi del Cesena sono stati depositati dall’avvocato Riccardo Luzi “Le accuse rivolte ai miei clienti – spiegò Luzi al giudice, all’epoca delle condanne – potrebbero essere rivolte facilmente ad altre 200 persone, almeno stando ai filmati. E tra queste anche anziani, donne e bambini. È un provvedimento oltremodo punitivo che dimostra nei fatti il fallimento della tessera del tifoso così come è stata concepita”.
La scelta del ricorso in Cassazione è rivolta all’obbligo di firma “La cassazione – ha detto l’avvocato Luzi – è stata scelta per l’obbligo di firma che a nostro parere è stato convalidato dal Gip senza adempiere alle prescrizioni normative necessarie. Un obbligo di firma che non è stato motivato dal giudice, che non ha spiegato la necessità dello stesso anche per le trasferte del Cesena e non ha indagato l’aspetto indiziario della vicenda, adeguandosi alle richieste ed alle considerazioni del Questore che erano generiche ed uguali per tutti