CHE VITA DA CANI! Siamo proprio ridotti male. Anzi, malissimo…

Banalità, sciocchezze, siparietti stucchevoli: il Coronavirus è riuscito (anche) nell’impresa di rendere ancora più noiosi i nostri ‘amatissimi’ calciatori. E non è finita certo qui…
30.04.2020 09:40 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
CHE VITA DA CANI! Siamo proprio ridotti male. Anzi, malissimo…

Spesso non hanno nulla (di interessante) da dire neppure dopo un rocambolesco 5-4. Neppure dopo la partita che ha deciso (nel bene o nel male) l’intera stagione. Figuriamoci che cosa possono dichiarare adesso. In piena epoca Coronavirus. Con gli stadi sprangati. Con il pallone – quello vero – che non rotola più già da diverse settimane.

ANCHE I VIROLOGI - Non solo i tutorial di Barbara D’Urso su come usare correttamente le mascherine. Non solo le diatribe fra complottisti della prima ora e virologi dell’ultima ora. Non solo l’improvvisa voglia di… corsa che ha contagiato tanti ex amanti della poltrona. Io, tra le grandi porcate che ci sta regalando il Covid-19, ci metto anche le dirette sfornate quotidianamente sui social dai calciatori che stanno soggiornando forzatamente in quello che una volta tutti chiamavano Bel Paese. Serie A, serie B, serie C: la categoria, in questo caso, non conta una cippa. Visto che, salvo rare eccezioni, ogni prodotto sfornato in Rete da questi tatuatissimi reclusi del pallone fa sempre rima con siparietto stucchevole.

ANCHE IL WATER - Banalità sullo stop dei campionati (‘Prima viene la vita, poi il calcio’), ovvietà alimentari (‘Ora ci si muove di meno, bisogna stare attenti alla bilancia’), futilità famigliari (‘Mi manca da morire la mia nonna Carmela che abita in Sicilia. E pure il criceto di mia zia Calogera’), sciocchezze in salsa hobbistica (‘Oggi ho fatto un po’ di giardinaggio, guardato tre vecchie puntate di Hazzard, cucinato un bel risottino agli asparagi e sistemato il water del bagno di sotto’) e stupidità varie (‘Se non aprono subito i barbieri e gli estetisti vado giù di testa’): tranquilli, signori, alla sagra dell’inutilità e del cazzeggio c’è spazio per tutto. E per tutti. Anche per qualche vecchia gloria annoiata. Ammuffita. O, peggio ancora, rincoglionita.

ANCHE IL CANE - Ancora grazie dunque, cari eroi della pedata con il tatuaggio sempre in bella mostra. E grazie di cuore anche (anzi, soprattutto) a voi, care società dello Stivale. Che state rendendo meno dura la nostra complicatissima prigionia ‘targata’ Covid-19. Lo dico? Sì, lo dico: sono già emozionato. Emozionatissimo. Chissà nelle prossime ore quale succosa prelibatezza social potremo gustarci senza spendere nemmeno un centesimo. Direttamente dalle nostre abitazioni. Chissà se riusciremo a scoprire il colore delle nuove infradito di Belotti, la marca di grissini biologici preferita di Ciano oppure il nome del simpaticissimo chihuahua di Agliardi. Chissà.


Ps: Ah, a proposito di Agliardi. Vi dico subito una cosa. Per zittire le ‘solite’ malelingue e le ‘solite’ gole (poco) profonde di Cesena. Non è affatto vero che il portiere del Cavalluccio ha chiamato il suo chihuahua Merlino in onore del ‘vecchio’ cane di Giorgio Lugaresi…