La FIGC impone la ripresa dei campionati. Tutto da rifare per la Lega Pro.

Choose your fighter.
20.05.2020 19:30 di Redazione TUTTOCesena   vedi letture
La FIGC impone la ripresa dei campionati. Tutto da rifare per la Lega Pro.

Tanto tuonò che piovve. Il sentore era nell’aria ormai da qualche settimana: il Consiglio Federale della FIGC, riunitosi oggi a ridosso di mezzogiorno e terminato dopo circa quattro ore, ha approvato una delibera per la prosecuzione delle categorie professionistiche del calcio italiano.
Viene quindi respinta la volontà della Lega Pro che aveva espresso l’intenzione di interrompere definitivamente la stagione in corso (nell’assemblea dello scorso 7 maggio, 52 club su 60 si erano detti favorevoli a non andare più avanti).

Come lasciato intendere nei giorni addietro dal presidente Gabriele Gravina, la Federcalcio intende non fare distinzioni tra le varie leghe professionistiche, trattando quindi in egual maniera serie A, B e C.
Un timido segnale d’apertura comunque c’è, in quanto nel comunicato emanato si legge che, se dovesse essere materialmente impossibile riprendere da dove ci si era fermati, “si procederà a modifiche di format e, in caso di definitiva interruzione, saranno definite graduatorie con criteri che premino il merito sportivo”. Oltre alle promozioni sono però confermate in toto anche le retrocessioni. Il blocco tanto invocato dalla Lega Pro è quindi da considerarsi cancellato. I campionati (compresi gli spareggi) dovranno terminare entro il 20 agosto.

La Serie C ha tempo sino al prossimo 28 maggio, data in cui è stata convocata una riunione calcio-governo dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora, per decidere come riprendere i giochi.
In serata è arrivata la risposta del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, con una nota pubblicata sul sito ufficiale. Tra le altre cose, Ghirelli ha affermato: “Quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C […] Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute”.

La Federcalcio, forte di quanto espresso nell’articolo 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, ha imboccato la strada più agevole per far sì che Serie A e Serie B non si dovessero trovare a trattare con le pay-tv un’eventuale riduzione dell’importo dei diritti televisivi a seguito di stop del campionato. Ora appare dunque più che mai irrealizzabile la proposta di tante tifoserie d’Italia e d’Europa che avevano chiesto di mantenere il fermo delle competizioni calcistiche sino a quando non sarà superata l’emergenza legata al Covid-19.

Situazione del tutto differente invece per quel che riguarda il mondo dei dilettanti, dove lo stop definitivo è arrivato come ci si attendeva. Le ufficialità verranno ratificate solo nei prossimi giorni ma si tratta di pura formalità. Le nove squadre promosse sono quindi Palermo, Mantova, Campodarsego, Lucchese, Grosseto, Turris, Bitonto e il tanto famigerato Matelica (per la gioia dell’ex allenatore biancorosso Tiozzo).