Rome wasn't built in a day

20.05.2021 20:45 di  Stefano Severi   vedi letture
Rome wasn't built in a day
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Roma non fu costruita in un giorno. E, visto che le citazioni ci piacciono tanto, una buona parte di quelli che si riconosceva nello striscione "Meglio l'Eccellenza di questa dirigenza" non ha ancora capito nulla di cosa sia effettivamente successo. Proviamo a ripercorrere tutto: estate 2018, fallimento, perdita titolo sportivo, perdita settore giovanile, ripartenza da zero, o quasi. Dal Martorano che cambia nome in RC Cesena prima e in Cesena FC poi.

Primo anno: Serie D vinta con ingente investimento economico, alla faccia dei ripescati Reggiana e Modena. Secondo anno: rosa azzerata, cambio allenatore, esonero di Modesto (ora ai play-off nazionali) e stop covid. Terzo anno: rosa in gran parte rivoluzionata, conferma del subentrato Viali, settimo posto e secondo turno dei play-off con importante crescita della squadra.

Crescita? Ne siamo sicuri? Proviamo a vedere quale fosse il giudizio della gente a settembre 2020, ovvero dopo le prime partite. TuttoCesena lanciò un sondaggio (link qui) sul piazzamento finale della squadra e vinse "Da undicesimo a quindicesimo, vacanze anticipate" con quasi il 36% dei voti, seguito da  "Da quarto a decimo, playoff del girone" con il 34,4%. Sostanzialmente questa squadra ha mantenuto le aspettative, nonostante gli 11 risultati consecutivi e il secondo posto di gennaio avessero illuso tanti tifosi.

Secondo aspetto: William Viali. Poco più di un mese fa alla domanda "Siete favorevoli a rinnovare Viali anche per la stagione 2021/22?" quasi l'87% dei votanti (link qui) rispose "Sì, a prescindere da come finirà questo campionato" e solo il 6% scelse "Sì, ma solo in caso di buona prestazione ai playoff". Eppure a leggere certi commenti ieri sembrava che Viali fosse il nuovo Modesto o, ancor peggio, il nuovo Drago (che, va ricordato, si fece beffare dallo Spezia con Kessie, Gomis, Caldara, Ciano, Ragusa e Cascione, tra gli altri).

Rimarrà Viali? L'impressione al momento è negativa, ma in questo potrebbe pesare anche il brusco epilogo di ieri. C'è un dato di fatto: a meno di un ritorno (improbabile ma non impossibile) di Bisoli, avrebbe poco senso gettare all'aria il lavoro di un anno e fare ancora tabula rasa. Se ci fosse da fare uno sforzo economico questo andrebbe fatto per trattenere Di Gennaro (ancora prima di Giaccherini), non per gettarsi di nuovo a capofitto nel mercato. Viali ha forgiato un gruppo di cui si dovrebbe confermare il nucleo e rinforzare alla luce dei punti deboli emersi in questa stagione (e non ultimo nella sfida di mercoledì).

Un nuovo campionato questa volta da affrontare con l'obiettivo di entrare nelle prime tre, o almeno accedere direttamente ai play-off nazionali. Perchè quando si riparte dall'Eccellenza come chiesto a gran voce (o dalla serie D nel caso del Cesena), gradualità è la parola d'ordine. Si pensi che tra tutte quelle che hanno speso follie e sono ancora in corsa ai play-off nazionali, come Bari, Palermo, Avellino o Padova, solo una andrà effettivamente in B. Tutte le altre avranno ottenuto lo stesso identico risultato sportivo del Cesena.