Ricciardo: “Non sono un mercenario. E Cesena mi ha stregato il cuore…”

L’ex bomber bianconero si confessa: “Ho detto sì al Seregno anche per… amore. Mi ha fatto soffrire più il Cavalluccio che il ‘mio’ Palermo. Quanta ignoranza c’è nel calcio…”
24.07.2020 10:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Ricciardo: “Non sono un mercenario. E Cesena mi ha stregato il cuore…”
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Lo zingaro del gol ha cambiato di nuovo casacca, rimanendo però ancora fedele ai…dilettanti. Giovanni Ricciardo, oltre ad essere una persona straordinaria, è anche un bomber di razza. Un bomber destinato però ormai ad essere inseguito per sempre da un’appiccicosa (e scomodissima) etichetta: un’attaccante buono soltanto per la serie D.

Ricciardo, lei sui divorzi calcistici post-promozione potrebbe scrivere un manuale.
“E in effetti, per la quinta volta in carriera, quest’estate ho cambiato maglia dopo aver vinto un campionato…”.

A decretare la fine del suo matrimonio col Palermo è stata la sua carta d’identità non più verdissima?
“Di sicuro, i miei 33 anni suonati, possono aver influito sulle scelte strategiche del club rosanero”.

Il suo approdo al ricco Seregno, al Real Madrid della D, ha fatto molto clamore.
“Il Palermo non mi dava delle risposte precise. E così, una volta che il Seregno mi ha fatto la sua offerta (si parla di 110mila euro netti a stagione tra stipendio fisso e premi, ndc) e una volta che ho constatato di persona la bontà e la serietà del progetto della società lombarda, ho accettato di cominciare questa nuova avventura nel Profondo Nord”.

Cosa risponde a chi afferma che Ricciardo è solo un mercenario?
“Che non posso stare dietro a tutte queste stronzate! Chi mi conosce sa bene che io non sono uno che guarda soltanto ai soldi. Anzi…”.

Ed allora perché ha scelto il Seregno?
“Perché il Seregno ha le idee chiare e vuole vincere il prossimo campionato di D. Perché a Seregno è arrivato un allenatore che io stimo tantissimo (Franzini, ndc). Perché a Seregno ritroverò il mio grande amico e compagno di tante battaglie bianconere Alessandro. E poi ci sarebbe anche un motivo logistico…”.

Dica pure.
“Avevo una pazza voglia di avvinarmi alla mia fidanzata Melissa, che abita a Cesena. Lei, nell’ultimo anno, prima del lockdown mi è venuta a trovare diverse volte a Palermo. Ma un conto è Palermo e un conto è Seregno. Ora, tra di noi, ci sono soltanto tre orette scarse di auto. Potremmo vederci molte più volte…”.

Ricciardo, a Cesena, ha lasciato proprio il cuore…
“Assolutamente sì. Anche perché in Romagna, oltre alla fidanzata, ho trovato una piazza passionale che vive di calcio. Una città a misura d’uomo. Un giorno potrei anche decidere di venire ad abitare da voi…”.

Ha già pensato a cosa fare quando appenderà gli scarpini al chiodo?
“In cuor mio ho il desiderio di giocare ancora diverse stagioni. Però è chiaro, ogni tanto ci penso al mio futuro fuori dal campo. Futuro che, quasi sicuramente, sarà ancora legato al mondo del calcio. Niente allenatore, però. Mi piacerebbe fare il direttore sportivo. O il procuratore…”.

Magari pure lei entrerà nella scuderia del sempre più rampante Rea…
“Ogni tanto, con Angelo (agente, tra i tanti, anche di Ricciardo e di Alessandro, ndc) ci parlo di questa cosa. Chissà…”.

Sia sincero: più deluso dalla fine del matrimonio col ‘suo’ Palermo o dalla love story finita male col Cesena?
“Io, lo sapete, sono siciliano. Ho sempre simpatizzato per il Palermo. Era da una vita che sognavo di giocare con i rosanero. Però, lo ammetto, quella separazione di un anno fa col Cesena mi ha fatto più male. Perché è giunta inaspettata. Dopo aver segnato 20 gol, dopo aver vinto un campionato in quel modo, dopo le promesse che mi aveva fatto la dirigenza bianconera, mai e poi mai avrei pensato di essere scaricato in quella maniera”.

Ci sono tre suoi ex compagni di merende bianconere che non hanno ancora in tasca il rinnovo per la stagione 2020-21 del Cavalluccio.
“So tutto, sono informato. Mi auguro di cuore che il Cesena colmi subito questa grave lacuna. Il nuovo corso bianconero ha ancora bisogno di De Feudis, Capellini ed Agliardi (il Conte rinnoverà al 99,99%, Capellini all’85%, per Agliardi invece la percentuale di una riconferma non supera lo 0,5%, ndc).

Cosa risponde a chi dice che Ricciardo, se fosse esploso un po’ prima, con un po’ di fortuna avrebbe potuto fare bene anche in B?
“Dico che ognuno, nella vita, ha quello che si merita. Se non ho mai giocato in serie B, forse ci sarà un perché (viva la sincerità, ndc).

Se è per questo, qualche suo detrattore, continua a ripetere da anni che Ricciardo è ‘solo’ un bomber da D.
“L’ignoranza è infinita. La storia dice che il sottoscritto, la C, la può fare benissimo. A Fondi, tra l’altro, ho fatto pure 15 gol in una sola stagione (2011-12, ndc). Ma io, i detrattori, li lascio parlare. Io ho altro a cui pensare. Oggi come ieri. Oggi più di ieri”.