È l’anno buono per tornare in B. Anzi no

Il recente ruolino di marcia bianconero e le ultime prestazioni (anche) di Ricci e di Di Gennaro dicono che il Cesena può puntare in alto. Però Bortolussi non segna più. E tutte quelle lacune…
12.04.2021 10:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
È l’anno buono per tornare in B. Anzi no

Quelli che fanno come Lorenzo Jovanotti. Quelli che pensano positivo.

Sette (buoni) motivi per cui il Cesena, in vista dello start dei play-off, può pensare in grande:

 • Gli otto punti (2 vittorie e 2 pareggi) raccolti nelle ultime 4 gare dimostrano che il Cavalluccio è guarito da (quasi) tutti i suoi mali
 • Se il cesenate purosangue Capellini segna nella stessa porta dove ha segnato il mitico Cuttone l’8 luglio 1987 (brividi, brividi veri…) allora forse è l’anno buono
 • Quando si illumina San (Di) Gennaro sono – lo dico alla Lino Banfi – volatili per diabetici per tutti. Anche per le cosiddette superbig che, la scorsa estate, hanno speso il doppio di Patrignani e soci
 • Il granitico Ricci, là dietro, è – alla faccia dei suoi soliti haters vomita-buffonate – sempre più una certezza. Un leader vero. E con Gonnelli (o Ciofi) forma una delle coppie centrali difensive più affidabili della C
 • La band di Viali, a San Benedetto del Tronto, ha incredibilmente dimostrato di saper battere dignitosamente i corner. Almeno con Russini
 • Nardi è una sicurezza, Collocolo sa sfoderare (seppur ad intermittenza) colpi importanti, Bortolussi prima o poi ricomincerà a segnare, Zecca tornerà a sorprendere e l’imminente rientro di Ardizzone sarà preziosissimo: la rincorsa alla B passa anche da questo pokerissimo
 • Cesena è Cesena: una piazza dove tutto può accadere. Lo dice la storia. Lo dice il buonsenso. Lo dice il sottoscritto. Sottoscritto che dice (anche) che se in extremis si riuscirà ad arpionare il 5° posto finale, poi sarà un po’ più facile fare l’impresa ai play-off…


Quelli che… fanno come Marco Masini. Quelli che pensano negativo.

Sette (altrettanto buoni) motivi per cui il Cesena, in vista dello start dei play-off, non può farsi illusioni:

 • Longo e soci, nelle ultime 12 uscite, hanno raccolto soltanto due striminzite vittorie (contro Gubbio e Samb)
 • Il Cavalluccio ha una rosa discreta, ma nella lotteria promozione non potrà competere sino alla fine contro la potenza tecnica e il – ehm ehm – forte potere politico di certi club (anche) del girone C
 • Se una rondine non fa primavera, una vittoria al Riviera della Palme non fa mica uno squadrone. Troppi giocatori bianconeri continuano ad avere la cappella in canna, soprattutto dalla cintola in giù. Ed è difficile colmare delle lacune strutturali a metà aprile
 • A Bortolussi (14 gol in saccoccia) bisognerebbe fare un monumento in Piazza del Popolo. Epperò nelle ultime 12 gare il bomber del Cesena ha segnato solo una rete (col Matelica). E l’intesa con lo ‘specialista dei rigori’ Caturano non pare proprio perfetta
 • Il tour de force bianconero causato (anche) dal Covid è terminato. Ma l’infermeria cesenate non si è mica svuotata. Poi, dietro l’angolo, ci sono pure le squalifiche. E, magari, nuovi infortuni. La coperta resta corta. Non solo a centrocampo. 
 • Viali è bravo. Preparato. Umile (a proposito: io la prossima stagione ripartirei ancora da lui, ad occhi chiusi…). Però il William bianconero non è certo una vecchia volpe da play-off
 • Prima o poi tornerà disponibile Borello. Che tutto è tranne che un talismano portafortuna. Ed allora…