ESCLUSIVO Ravaglia: “Vorrei vincere un altro campionato a Cesena…”

A tu per tu con l’ex portiere bianconero, ora alla Sampdoria: “Che bello ritrovare la A dopo 10 anni! Nel 2008-09 ho ricevuto critiche ingenerose. Nardi? Per me era da tenere…”
14.06.2022 11:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
ESCLUSIVO Ravaglia: “Vorrei vincere un altro campionato a Cesena…”

La sua ultima apparizione in Serie A si era consumata il 13 maggio 2012: Cesena-Roma 2-3. In campo quel giorno, tra le fila del Cavalluccio, c’erano anche il buon Santana e la meteora Rennella. In panca era seduto il tristissimo Beretta. E al timone di comando della baracca bianconera c’era Igor da Gatteo. Insomma, una vita fa. Ma dieci anni dopo, il 33enne Nicola Ravaglia, il calcio che conta è riuscito ad assaggiarlo di nuovo. Con addosso la maglia della Sampdoria.

Ravaglia, chi l’avrebbe mai detto?
“Non bisogna mai smettere di sognare. Mai…”

Cosa ha provato lo scorso 16 maggio nel ritrovare il Paradiso (anche) sul campo?
“Una gioia immensa. Mi sono emozionato quasi come la prima volta. Quasi…”

Perché la prima volta non si scorda mai, giusto?
“Quel famoso 10 settembre del 2011, al Manuzzi, il Napoli di Hamsik mi bucò tre volte. Ma il ricordo di quella serata ‘targata’ Cesena resta più dolce che mai…”

Un mese fa contro la Fiorentina, invece, ha subito solo una rete (per altro su rigore).
“Soltanto perché questa volta ho giocato solo pochi minuti (risatina, ndr). E comunque, a parte gli scherzi, anche in quello scampolo di partita sono riuscito a fare un paratone su un tiro scagliato dal mio amico forlivese Saponara. Tanta roba…”

La sua Samp, quest’anno, ha fatto davvero fatica.
“Sia con D’Aversa che con il suo sostituto Giampaolo abbiamo viaggiato a corrente alternata. Abbiamo lasciato per strada troppi punti pesanti. Ma la cosa che più conta è che alla fine, di riffa o di raffa, siamo riusciti a salvarci…”

Giampaolo stava per traghettarvi all’inferno…
“Ancora con questa storia di Giampaolo?!? Io lo so bene che tu non sei un suo grande estimatore. Sei prevenuto nei suoi confronti…”

Io non sono prevenuto. Io guardo ‘soltanto’ i curriculum-vitae.
“Io posso solo dirti che con l’arrivo di Giampaolo, a livello difensivo, siamo migliorati molto. E che con lui mi trovo bene. Giampaolo è uno che capisce di calcio, che ti fa amare questo sport. Inoltre è una persona sincera, schietta, leale”.

Avrà pure un difetto, il Messia di Bellinzona?
“Magari è un po’ troppo introverso. In certi momenti non riesce a trasmettere la carica giusta ai suoi giocatori. Di sicuro Giampaolo non ha quella sana cattiveria provinciale che ha Bisoli…”

Ecco, il Bisolone. Parliamone. Sul rapporto di odio-amore Ravaglia-Bisoli si potrebbe scrivere un libro intero.
“Tra me e Bisoli, ai tempi di Cesena, ci sono stati tanti problemi. Diversi attimi di tensione. Il suo modo di lavorare non mi piaceva per niente. Le sue punzecchiature quotidiane non facevano altro che aumentare la mia permalosità…”

L’Uomo di Porretta Terme cercava solo di farla crescere. Come portiere. E come uomo.
“Ed infatti, questa cosa, l’ho capita tanti anni dopo. A scoppio ritardato. A Cremona”.

Novità sul suo futuro?
“La Sampdoria, una manciata di mesi fa, mi ha rinnovato il contratto sino al 2024. A Genova sto benissimo, la Liguria è un posto fantastico. Dunque…”

Però non deve essere facile stare (quasi) sempre a guardare gli altri a giocare.
“Anche questo è vero. Ma le emozioni (e gli ingaggi, ndr) che sa regalarti la Serie A sono impagabili. Ripeto: ho ancora due anni di contratto con la Doria. Poi è chiaro che se arriva un’offerta importante e stimolante dalla Serie B ci penso su…”

E se l’offerta arrivasse dalla Serie C?
“In Serie C scenderei soltanto per tornare a Cesena”.

Qui è sempre la solita solfa: tutti vogliono tornare a Cesena. Tutti.
“E questo perché Cesena è una piazza che trasuda storia e passione da ogni poro. Una piazza dove si vive divinamente. Una piazza calorosa ma senza pressioni eccessive. Io poi, questo lasciatemelo dire, non sono mica un ex ‘normale’. Io a Cesena ho mosso i primi passi. Io col Cesena ho vinto un campionato…”

È sempre bello ripensare alla festa di Verona 2009…
“Se ripenso a quella strepitosa cavalcata ‘bisolizzata’ verso la Serie B mi si riempie ancora il cuore di gioia, di commozione. Anche se, quella promozione, non me la sono goduta sino in fondo…”

In che senso?
“Per tanta gente, e non mi riferisco soltanto alla stampa, in quella stagione Ravaglia era una sorta di… problema. Tante volte, troppe volte, ho sentito dire in giro che quel Cesena era salito fra i cadetti… senza portiere. Che io sono il primo a dire che, in quella stagione, qualche errore l’ho commesso (vedi la papera sfoderata con la Reggiana al Manuzzi, ndr). Ma è anche vero che avevo 19 anni…”

È difficile essere profeti in patria.
“Difficile. Difficilissimo. Quasi impossibile. Soprattutto se arrivi dal settore giovanile. Se in quella stagione Ravaglia fosse stato un portiere ‘forestiero’, di sicuro avrebbe ricevuto molte meno critiche. Ah, Bertozzi: ti dico anche un’altra cosa. In questi ultimi dodici anni, a Cesena, sono transitati portieri ben più scarsi del sottoscritto (qualche nome? Satalino, Marson, Sarini, Leali, ndr). Eppure gli stessi portieri hanno ricevuto la metà delle critiche regalate a suo tempo a Ravaglia…”

Un suo rimpianto legato al Cavalluccio?
“Nella stagione 2012-13, quella della ripartenza dopo la retrocessione dalla A, avrei dovuto spaccare il mondo. Il Cesena puntava tutto su di me. Ma io mi sono invece perso in un bicchiere d’acqua. Peccato (sospirone, ndr).

Lei, in apertura di intervista, ha detto che non bisogna mai smettere di sognare.
“Giusto. Ed è proprio per questo che io, un cuor mio, sogno sempre di poter tornare a giocare a Cesena. Con addosso la maglietta bianconera mi piacerebbe vincere un altro campionato. Questa volta da protagonista. Ho soli 33 anni, il tempo per un ritorno c’è ancora…”

Lei prova a fare il duro. Ma resta un incurabile romanticone.
“Non sono un romanticone. Sono soltanto un portiere a cui piacerebbe tornare a giocare per la propria squadra del cuore”.

A proposito di portieri. Nardi non sarà confermato a Cesena.
“Io lo avrei tenuto, almeno come dodicesimo”.

Anche Antonioli dovrebbe fare le valigie.
“Vediamo se queste voci trovano conferma. E comunque, nel calcio moderno, la riconoscenza non c’è più. Francesco è un mito vivente, uno dei giocatori bianconeri più importanti in assoluto degli ultimi 50 anni. Anche nelle vesti di preparatore ha dato tanto al Cesena, dalla A alla D…”

Siamo in chiusura di chiacchierata. Dove passerà le sue vacanze?
“A Cervia”.

E lei, con tutti i soldi che prende a Genova, fa le ferie a Cervia?!?
“Devo risparmiare (risatona, ndr). E poi, quest’estate, ho deciso anche di far conoscere la Romagna alla mia fidanzata Nicole. Alle Maldive ci vado il prossimo anno…”