L’addio di Nardi: “Sarei rimasto anche come 12esimo…”

Il portiere si confessa: “Se non mi hanno confermato vuol dire che non meritavo una nuova chance. La ferita legata all’errore commesso col Monopoli brucia ancora. Rimarrò a giocare in zona…”
01.07.2022 00:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
L’addio di Nardi: “Sarei rimasto anche come 12esimo…”

Contratto scaduto. Da oggi, Michele Nardi, non è più un giocatore del Cesena.

Nardi, lei ora è un uomo (pardon, un portiere) libero…
“Sarei rimasto molto volentieri a Cesena, per tante ragioni…”

Anche da dodicesimo?
“Due anni fa arrivai in bianconero proprio nelle vesti di vice-Satalino. Poi è sempre il campo a decidere chi deve giocare. Sì, lo confesso: pur di restare legato al Cavalluccio avrei accettato anche un ruolo di secondo portiere…”

Deluso dal Cesena?
“Se non mi hanno confermato vuol dire che non meritavo una nuova chance con questa casacca. Stop”.

Da Casa Cesena dicono che Nardi non ha pagato l’errore sfoderato con il Monopoli. E che Nardi non è stato confermato ‘soltanto’ perché Toscano vuole un portiere con altre caratteristiche…
“Ci sta, come spiegazione. E non sono ironico…”

Cosa si porterà dietro da questa doppia esperienza in bianconero.
“Tante cose, troppe cose. Potrei scrivere un libro su questo biennio”.

Due anni, zero promozioni.
“Ma a livello personale ho fatto un bel percorso…”

Lei, in queste due stagioni, ha tenuto su più volte (da solo) la baracca bianconera.
“Bertozzi, se lo dici tu ci credo (risata, ndr). A parte gli scherzi, per questa maglia ho sempre cercato di dare il massimo. Sognavo fin da piccolo di giocare per il Cesena…”

La sua parata più complicata?
“Difficile scegliere così su due piedi. Vediamo un po’. Ok, ho deciso: l’intervento fatto su Ricci contro la Pistoiese, lo scorso ottobre. Anche se forse, a livello generale, la mia partita migliore col Cesena l’ho giocata contro la Reggiana. Sempre nell’ultima stagione”.

Il suo errore più grosso?
“Beh, qui ci devo pensare di meno…”

Sta pensando alla ‘patacata’ commessa a Carpi ormai 20 mei fa?
“No. Su quel tiro (di Giovannini, ndr) sono stato tradito dal rimbalzo malefico del pallone. Quello è stato un errore tecnico…”

Ed allora… Cesena-Monopoli?
“Bravo. Risposta esatta”.

Brutta botta, quella. 
“Il primo errore (rinvio ‘ciccato’, ndr) ci poteva anche stare. Il secondo (atterramento in area di Borrelli con inevitabile rigore condito da ‘rosso’, ndr) no. Ecco, in quella frazione di secondo ho perso davvero la lucidità che mi ha sempre contraddistinto. Il ricordo di quell’errore, a distanza di settimane, resta ancora una ferita aperta. Apertissima”.

Dopo quell’harakiri, da stampa e tifosi, ha ricevuto tante (troppe) critiche ingenerose. Deluso?
“La critica è sacrosanta. Se non sopporti la critica è meglio che cambi mestiere. Io, tra l’altro, non sono neppure permaloso. Le critiche, tra l’altro, spesso sono costruttive. Non si smette mai di imparare, nemmeno a 36 anni…”

Ora che la sua avventura a Cesena è finita, a chi vuole dire grazie?
“A chi mi ha sempre sostenuto, anche nei momenti bui. Anche dopo quell’errore commesso con il Monopoli. Sono queste le ‘cose’ che rimangono…”

Cosa risponde a chi dice che Viali è un allenatore perdente?
“Niente. Perché Viali tutto è tranne che un allenatore perdente”.

La storia dice però che Viali, ai play-off, fa sempre cilecca. Sempre. Non solo a Cesena.
“Io valuto Viali per quello che ha fatto qui a Cesena negli ultimi due anni. E secondo me, il mister, in bianconero ha fatto un buon lavoro…”

Se dico che il gruppo della scorsa stagione era più compatto e più unito rispetto a quello della stagione 2020-21 dico cosa buona e giusta?
“Ti dico solo una cosa: ci sono dei momenti in cui, dentro uno spogliatoio, al termine di una tragedia sportiva, non si deve dire una parola. Ecco, un anno fa, al termine di quella sfida play-off persa malamente col Matelica, ‘qualcuno’ (volete sapere di chi stiamo parlando? Vi regalo un aiutino: di un noto centrocampista, ndr) ha osato… parlare. Dopo lo 0-3 maturato col Monopoli, invece, siamo stati tutti zitti. Tutti. Dal primo all’ultimo. E mi fermo qui…”

Ora dove andrà a giocare il buon Nardi?
“Qualche squadra si è già fatta sentire. Ora vediamo un po’ cosa succede nei prossimi giorni. Ma una cosa te la dico già: a parte proposte irrinunciabili, ho già deciso che rimarrò a giocare vicino a casa (il portiere è di Cesena, ndr). A 36 anni voglio stare vicino alla famiglia…”

Le vacanze le ha già fatte?
“Sono appena tornato da Formentera”.

Che noia, che barba, che barba, che noia. La ‘solita’ vacanza (da calciatore) a Formentera.
“Qui ti sbagli. Non ci ero mai stato, a Formentera. Ero curioso, volevo ‘solo’ vedere come era…”