Ricominciamo

07.08.2023 01:00 di  Stefano Severi   vedi letture
Ricominciamo

1. E così siamo tornati in campo, laddove tutto si era interrotto: all’Orogel Stadium Dino Manuzzi. Però, sia chiaro, non si ricomincia da zero: si riparte da molto più in basso, dalle macerie lasciate dallo scorso campionato e da un’estate tragicomica.

2. Partiamo da Toscano, tecnico  la cui situazione per tanti è simile a quella di Diana a Reggio Emilia un anno fa ma l’unica analogia meritata sul campo è quella con don Abbondio.

3. Gestire lo spogliatoio del Cesena un anno fa non è stato certamente facile con la triade Lewis-Agostini-Aiello: Toscano, senza scendere per l’ennesima volta nel dettaglio dei suoi errori, ha preferito sempre fare la scelta più utile per non scontentare i suoi datori di lavoro.

4. Tale comportamento ha ovviamente irritato la tifoseria che, in generale non lo vede di buon occhio, e che non lo contesta apertamente solo perché sa che per arrivare alla B deve passare ancora una volta dalla strada della convivenza forzata con Toscano. Ma non è certo il modo migliore per iniziare un campionato.

5. Poi c’è Artico, direttore sportivo che a Cesena da diversi mesi si è cercato di screditare anche con il metodo Boffo. Su di lui è stato detto di tutto, a partire dall’importo del contratto alle eventuali percentuali sulle rivendite dei giocatori. 

6. Ora Fabio Artico sta operando quasi in solitaria e dal primo minuto del suo arrivo nessuno di quelli che lo accusavano ha mai avuto il coraggio di chiedergli esplicitamente conto di tali accuse. Anche in questo caso i pozzi sono inquinati: ci sarà dietrologia dietro ad ogni cessione o acquisto che magari sul campo non si rivelerà all’altezza.

7. Poi c’è la società. Quale società? Quella di Peter Ciaccia? Chi è esattamente Ciaccia? Quello di un’academy newyorchese che da questa stagione sarebbe dovuta essere affiliata al Cesena Fc? O quella di Jake Puleo della Cesena Entertainment che avrebbe dovuto portare Santana al Manuzzi? O quella dei due copresidenti che, come riportato da Il Resto del Carlino, sono uno contro l'altro in una battaglia legale negli Usa?

8. È tutto lì, a portata di pochi click, sul web che conserva e non cancella: quante ne sono state scritte sulle spalle del nostro Cesena e quante promesse non sono state mantenute? È facile da verificare.

9. Ora sembra che abbiamo messo alla porta la famiglia Lewis – soprattutto il presidente che interveniva al seminario di Coverciano su “Calcio sociale. Realtà e prospettive”, non è ironico? Calcio in famiglia sarebbe stato più appropriato, no? – abbiamo cambiato l’Aiello, da John al fratello Michael, quello che avrebbe un patrimonio di trillioni di dollari.

10. Michael Aiello ha parlato con la stampa, con la Curva Mare, e poi è tornato negli Stati uniti. Cosa ci ha lasciato la sua comparsata, la prima mossa ufficiale della famiglia Aiello post Lecco? Promesse, soltanto promesse. Dei “vedremo”, “fidatevi”, “non succederà più” e “non potevamo fare diversamente”. Ma di promesse in un anno e mezzo di proprietà americana ne abbiamo avuto anche troppe. Con tutta questa sfiducia in corpo, iniziamo la nuova stagione.