Le pagelle di Pineto-Cesena | La stessa partita scialba da un anno e mezzo

Come sempre, quando la squadra di Toscano subisce il pareggio è incapace di vincere la gara. Le statistiche in tal senso sono impietose verso il mister.
22.10.2023 20:35 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Le pagelle di Pineto-Cesena | La stessa partita scialba da un anno e mezzo

Pisseri 5,5 Un’uscita alta non proprio da manuale e un intervento vincente sul suo palo in occasione del tiro da posizione defilata di Borsoi. Mal posizionato, non si allunga abbastanza sul tiro improvviso, poi in rete, di Volpicelli. Reazione a catena.

Ciofi 6,5 Con l’aiuto pressoché nullo di Pierozzi fatica a contenere da solo la manovra bancoceleste sulla fascia destra. Riesce comunque a non sfigurare (troppo), regalando anche tanta pressione in avanti al Cavalluccio. Sfiora il gol su incornata ma Tonti risponde presente.

Prestia 6,5 Baluardo difensivo, tiene alta la retroguardia aggredendo i portatori palla al momento del bisogno. Di cattiveria tenta anche un tiro di tutto rispetto.

Silvestri 5,5 Qualche traballamento di troppo sulla linea difensiva e un lavoro insufficiente quando si spinge in avanti. Anche per lui un’altra zuccata di poco a lato.

Pierozzi 5,5 Fondamentale sull’azione dell’1-0, quando con decisione arpiona un pallone destinato ad uscire, disputa però un secondo tempo decisamente al di sotto delle aspettative. Poca corsa e tanta superficialità nel tenere gli avversari, tira per riprendere fiducia, ma in mezzo c’erano due compagni liberi… (Dal 65' David 6 Cross e corner guadagnato, cross e corner guadagnato. Compito.)

De Rose 5,5 Parte e ferma un’azione venendo ammonito, poi con un passaggio “no” causa il giallo a Varone, compromettendo l’azione del centrocampo. Tenta due volte il tiro ma viene ostacolato. In fine la sua poca tenuta senza palla gli vale la sostituzione. (Dal 75' Saber 5 Ingresso insipido, un’abitudine ormai.)

Varone 6 Bene in fase di recupero, serve Berti poi a segno con l’assist per Corazza. L’ammonizione per il passaggio mal calibrato di De Rose gli vale il mancato ingresso in campo dopo l’intervallo. (Dal 46' Francesconi 7 Tanta grinta a servizio della squadra e un intervento decisivo su Teraschi che di fatto fa uscire il Cesena dall’Adriatico con un punto in tasca. Matteo c’è, Matteo ci dovrebbe essere di più.)

Adamo 6 Tiene Teraschi e figura bene quando c’è da inserirsi e crossare. Pierozzi non sfrutta il suo bel lancio in area, con il classe ’98 che da lì in poi cala di ritmo.

Berti 6 Un primo tempo in cui di positivo c’è solo l’assist per la rete di Corazza. Un ottimo tiro parato da Tonti e un atteggiamento migliore nel complesso gli valgono la sufficienza. (Dall’80' Giovannini S.V.)

Corazza 7,5 Rinasce con un gol di prima dei suoi, acquisendo tantissima fiducia che gli fa disputare una partita da primo della classe. Si sacrifica oltre ogni limite per la squadra, che però non valorizza il suo lavoro sporco e fuori posizione.

Ogunseye 5 Evidentemente fuori dai giri, è un elemento estraneo alla manovra. Anticipato più volte e insufficiente anche in quello che gli riesce meglio, il lavoro di sponda. (Dal 76' Kargbo 5 Dopo aver fallito la prova da titolare, si ripresenta con la stessa veste pure da subentrante. Tanto sforzo in corsa e dribbling vanificato dai terribili tocchi per i compagni. Chiude (malamente) con l’ammonizione rimediata per proteste.)

mister Toscano 5 Non riesce a far ritrovare gli stimoli necessari alla squadra dopo il passo falso contro il Sestri Levante. Alla ripresa l’atteggiamento superficiale vale subito la rete del pareggio del Pineto, che alla prima vera MINACCIA colpisce forte. Colto alla sprovvista manca il secondo sorpasso tornando in Romagna con un deludente punto in tasca.

Cesena FC 5,5 Un punto che sa di sconfitta per un Cavalluccio che oggi DOVEVA sfruttare il secondo passo falso consecutivo della Torres. Invece il Cesena non riesce a pungere una squadra nettamente inferiore sul piano tecnico ma comunque attenta a finalizzare in una delle pochissime occasioni raccolte. Un altro downgrade mentale di una squadra che quando viene raggiunta non tira più fuori gli artigli.