Vincenzi: “Femminile sorpresa, il Cesena deve ancora innamorarsi di noi”

In esclusiva ai microfoni di TUTTOCesena.it la team manager racconta lo strepitoso inizio di stagione della truppa di mister Conte.
24.11.2023 15:30 di  Giordano Rosati   vedi letture
Manuela Vincenzi, team manager
Manuela Vincenzi, team manager
© foto di foto Foschi

Uno splendido momento di forma coronato da ben sette vittorie consecutive lancia le bianconere verso il paradiso. Non è però ancora giunto il momento di festeggiare, domenica pomeriggio arriva un Ravenna pronto a dare battaglia in quella che si preavvisa una sfida infuocatissima.
Lo sa bene Manuela Vincenzi, team manager del Cesena FC femminile.

Vincenzi, si ritiene più soddisfatta o sorpresa per questo inizio di stagione?
I sentimenti si equivalgono. Sono sorpresa perché gli obiettivi e le aspettative che ci siamo dati in estate non erano di certo questi. La soddisfazione è poi anche maggiore a seguito di risultati inaspettati e la gratificazione di certo aumenta.

Un pregio ed un difetto di Conte.
La parte migliore del mister è sicuramente quella motivazionale. In settimana lui ed il suo staff curano benissimo tutti gli aspetti tecnici, ma più di tutto sa come motivare le ragazze. Per dire un difetto bisognerà aspettare un po’ più di tempo, Conte al momento è una novità ed in quanto tale vive ancora un periodo di estasi. Lo conoscevamo e stimavamo come allenatore avversario, in questi mesi sto scoprendo una persona competente, appassionata ed umile, ma, soprattutto, con una grande capacità di collaborare. Sinceramente di difetti spero di non trovarne mai.

Quanto le formazioni giovanili riescono ad influire per l'andamento futuro della prima squadra?
Secondo me davvero tanto. Penso che siano davvero unarma vincente. Prima di tutto sotto laspetto atletico, le ragazze giovani hanno motivazioni, fisicità e recupero differenti dalle compagne più grandi. Nel nostro settore giovanile cè tanta potenzialità e va assolutamente valorizzata. E non è da sottovalutare nemmeno lapporto di quelli esterni che ci aiutano tramite i prestiti. Il segreto sta nel creare il giusto rapporto tra ragazze giovani e desperienza. Io credo che si debba puntare molto sulle Primavere, le calciatrici che emergono sono molto più brave, preparate e pronte di ciò che si pensa... ”.

Lo stesso approccio che sta portando risultati anche al maschile...
Esatto. Tanti ragazzi hanno solamente bisogno degli stimoli giusti, il piglio e la forza che servono ce li mettono loro.

Quanto è soddisfatta della collaborazione con il Cesena maschile a fronte anche della poca apertura dimostrata da loro?
La collaborazione, anche se a piccoli passi, sta cominciando a dare qualche risultato, qualche segnale in più. Noi non molliamo, rimaniamo ferme qui, come quelle fidanzate che si vogliono far sposare, che non le sposti. Il nostro futuro è qui, con una squadra molto presente sul territorio, con una squadra professionistica, amata da tutta la propria terra. Servirà molta pazienza, dobbiamo aspettare che si ‘innamorino di noi. Nel corso degli anni sono stati fatti piccoli passi avanti che non possono che rappresentare un segnale positivo. Stiamo conquistando il rispetto.

Infine, le chiedo una considerazione più generale sullo sviluppo del calcio femminile in Italia.
Noi che lo facciamo dal 1984 labbiamo visto crescere davvero in maniera esponenziale, ma cè ancora tanto da conquistare perché possa essere valorizzato per quello che realmente merita. Un errore da non commettere è sicuramente quello di portare troppe straniere nel campionato italiano, come invece fatto dal movimento maschile. Per un buon sviluppo della Nazionale serve che le ragazze giochino regolarmente, gli allenamenti non bastano. Negli ultimi cinque anni, comunque, cè stata una crescita davvero inaspettata in tutte le categorie, ma la strada da fare è ancora davvero lunga. Il percorso è appena iniziato, adesso bisogna continuare a camminare, senza accontentarsi dei traguardi raggiunti. Servirà sicuramente laiuto della Federazione, i piccoli club non possono dare il giusto supporto alle giocatrici ora come ora. La Serie A è in mano alle squadre più grandi, le categorie inferiori no. Servirà il massimo supporto affinché possano continuare a fare da vivaio per la massima serie. Economicamente sta diventando insostenibile. Il rischio, invece che di crescere, è quello di sparire. Servono aiuti concreti.