Calciomercato, fase 1: sistemare il bilancio

Mancano pochi giorni alla chiusura ufficiale della stagione sportiva 2016/17: il 30 giugno andranno in scandenza tanti contratti (tra i quali quello del direttore sportivo Rino Foschi) e, cosa più importante, scadrà il periodo contabile. In altre parole, e in linea teorica, si chiuderà il bilancio, anche se poi questo verrà di fatto approvato dal CdA solo tra parecchi mesi e depositato ufficialmente verso la fine dell'anno solare. Un aspetto va però chiarito subito: quello relativo allo stato patrimonale e all'attivo di cassa al fine di determinare il famoso rapporto P/A da quale dipende anche l'iscrizione al prossimo campionato. 

È naturale quindi che il Cesena, da sempre impegnato in una corsa sul filo del rasoio per rispettare i complicati parametri fiscali, punti tutto a fare cassa entro il 30 giugno: ecco spiegata l'affrettata cessione di Garritano e la fretta nel cedere Ciano. Senza questa urgenza è facile ipotizzare - anche se non ci sarà mai la controprova - che i bianconeri avrebbero potuto chiedere una somma decisamente maggiore per la cessione dei suoi due gioiellini.

Garritano è già stato venduto per un milione più 300mila euro di possibili bonus più altri 200 mila ero che arriverebbero in caso di controriscatto da parte del Chievo di Jallow, ovvero per circa un milione e mezzo di euro.

Per Ciano il Cesena è arrivato a chiedere un milione di euro è possibile che le varie trattative (Frosinone e Parma sono quelle che fanno sul serio) non si chiuda entro venerdì. Anzi la prossima settimana a Milano Faggiano, ds del Parma, ha già prenotato un appuntamento con Foschi. Secondo radiomercato anche l'Empoli potrebbe inserirsi nella trattativa mentre in serie A si sarebbe raffreddato l'interesse del Verona.

Poi, dal 3 luglio con l'apertura ufficiale del calciomercato, inizierà la fase 2, quella degli arrivi.