Matteo Gasperoni ad un passo dal ritorno
In entrata il primo profilo che piace - e che quasi certamente arriverà - ha già un nome e un cognome: Matteo Gasperoni.
“Ma chi, quello che...?”: sì, proprio lui, il ‘salvatore’ delle casse bianconere nel 2015, quando venne ceduto all’Atalanta nell’operazione che portò in nerazzurro anche Luca Valzania e in bianconero Moussa Kone e Federico Varano.
Comincia bene l’esperienza con la Dea - Finali con la Primavera, tre panchine con la prima squadra -; dovrebbe spaccare l’anno successivo - con i pari età - ma l’adduttore lo tiene fuori il primo mese, gli concede cinque presenze più una in Coppa Italia con gol contro il Chievo, poi chiede dazio: pubalgia. Ed è stagione finita.Nella maggiore delle ipotesi non resterà a Bergamo: potrebbe andare in prestito in Lega Pro, ma è difficile, anche se acquirenti ce ne sarebbero, però crederci è un altro paio di maniche.
È succosa la chiamata di Foschi per riportarlo sulle sponde del Savio - all’interno della maxi-operazione con l’Atalanta che porterebbe al primo embrione del Cesena che verrà -: la trattativa risulterebbe conveniente anche a Camplone, alla ricerca di un profilo tecnico come il suo. Il Cesena potrebbe disporre infatti di un centrocampista in più in rosa, dal cuore romagnolo, e quindi consapevole del peso della maglia, tanto per dimenticare in fretta soggetti come Vitale.
Certamente gli interrogativi sull'impatto di questo baby sono numerosi. Tutto dipende dall'esito delle cure ad un infortunio assai delicato. A bocce ferme, si potrebbe dire che nel cilindro si nasconde un discreto coniglio, intelligente e con un grande carattere. I piedi poi sono eccellenti, per quanto comunque ci sia una voragine tra B e Primavera. Si tratterebbe infine del ritorno di una possibile plusvalenza futura. Così si sanerebbe pure una frattura con chi, ai tempi della cessione, parlava di “svendita dei talenti bianconeri”.
Cosa è giusto aspettarsi dunque dalla sua stagione? Con tutti i "se" del caso, magari 6-7 presenze.