A TE DEG ME "Tremare è un po' capire"

Emanuele: "Essere scesi in campo con molta frenesia ha fatto storcere il naso a parecchi, ma secondo me è stato almeno il segnale che la squadra ha finalmente capito quello che rischia. Ed allora arriva un po' d’ansia, ma ben venga se questo significa essersi calati nella realtà: nella realtà di chi non deve scendere in campo per giocare a torello o fare dei colpi di tacco, ma per fare di tutto per non concedere un metro agli avversari. E pazienza se non si dà spettacolo: per quello si dovrà andare per quest’anno al cinema. L’importante è mantenere la categoria, perché altrimenti si farebbe notte fonda per la società e la città tutta.

Molto bello è stato l’abbraccio dei giocatori a fine partita tra loro e con il mister. Così si fa, se si è uomini!"