Volata salvezza: tutte le contendenti sotto la lente d'ingrandimento

02.05.2017 12:30 di  Bruno Rosati   vedi letture
Volata salvezza: tutte le contendenti sotto la lente d'ingrandimento
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

A tre giornate dalla fine, gli unici verdetti che sembrano scontati sono le retrocessioni di Latina e Pisa. Delle squadre ancora coinvolte, la Ternana è l’unica che non può raggiungere il Cesena (anche se arrivasse a pari punti resterebbe comunque dietro per gli scontri diretti). Per il resto, il discorso è molto intricato e per uno spettatore esterno potrebbe pure essere appassionante, ovviamente è un’agonia per chi vede coinvolta la propria squadra. Le squadre in lotta per non retrocedere si incroceranno con quelle in corsa per la promozione diretta. Queste dovranno cercare in tutti i modi di impedire che si giochino i play-off; l’impressione è che purtroppo le formazioni al secondo e terzo posto sembrano essere a corto di ossigeno (il Frosinone ha perso a Terni poche settimane fa, il Verona ha rischiato molto contro Perugia e Vicenza, pur raccogliendo punti).

Di seguito le situazioni, squadra per squadra.

Ternana (40): la zona della salvezza diretta è distante cinque punti, non molto ma gli umbri dovrebbero sperare in qualche passo falso di chi li precede (il ché ora appare abbastanza improbabile). Dovrà giocarsi al meglio le sue carte negli scontri diretti fuori casa con Vicenza e Ascoli, sperando che alla penultima giornata la Spal vada al Liberati con la promozione già conseguita. Per come è andato il campionato in generale (per almeno un mese e mezzo è stata all’ultimo posto in classifica) anche i play-out sarebbero grasso che cola.

Vicenza (41): bisogna capire come la squadra reagirà alla batosta subita contro il Verona o se si farà divorare dalla paura e dallo scoramento. La sfida contro la Ternana è un’arma a doppio taglio: da un lato è l’occasione per rilanciarsi immediatamente e abbandonare l’incubo di retrocessione diretta, dall’altro è una trappola perfetta per perdersi nel baratro. Poi i veneti saranno attesi da un altro derby, con il Cittadella, e all’ultima giornata ospiteranno lo Spezia. E qui occorre capire se si giocheranno i play-off o meno per vedere se avranno motivazioni gli avversari dei berici.

Trapani (44): il loro andamento nel girone di ritorno li vede lanciatissimi verso la permanenza in serie B. La prossima gara in casa del Frosinone è particolarmente ostica ma anche un’eventuale sconfitta (considerando la media punti che hanno tenuto da gennaio ad oggi) li vedrebbe comunque partire favoriti nei due scontri diretti con Cesena e Brescia (nonostante l’ottimo momento di queste due squadre). La salvezza diretta non è affatto un miraggio.

Avellino (45): con Novellino in panchina i risultati sono nettamente migliorati ma ultimamente accusano un po’ lo sforzo della rincorsa che hanno dovuto compiere. La gara contro il Bari è particolarmente sentita, per non parlare del derby da giocare in casa della Salernitana. La partita contro il Latina all’ultima giornata e il ricorso contro la penalizzazione inflitta (che probabilmente verrà accolto) sono un ottimo jolly da spendere per la salvezza senza passare dai play-out.

Ascoli (45): la stagione dell’Ascoli sembra un film già visto nella serie B 2012-13. Campionato tranquillo, sempre lontano dalle zone pericolose salvo poi un crollo drastico nelle ultime giornate e retrocessione finale. I margini per non ripetere gli stessi errori ci sono, le sfide con Benevento e Bari (che hanno il dovere di tenere in vita e centrare i play-off) non sono semplici. La loro speranza potrebbe essere quella di ricevere all’ultima giornata una Ternana già retrocessa e quindi mentalmente altrove.

Brescia (45): con Cagni a guidare l’organico è arrivata una sola sconfitta (contro la Spal capolista), sono in vantaggio in tutti gli scontri diretti (meno che con l’Avellino) e hanno un calendario sufficientemente abbordabile (in casa contro Latina e Ternana, fuori alla penultima a Vercelli). È abbastanza probabile che raggiungano la salvezza diretta.

Pro Vercelli (47): lo stop interno contro il Perugia è arrivato dopo dodici risultati utili consecutivi, striscia iniziata a Cesena con sette partite a rete inviolata. I molti pareggi però non hanno permesso alla Pro Vercelli di allontanarsi abbastanza dalla zona rossa e in questo finale dovrà giocare fuori casa contro Spal (alla prossima giornata) e Frosinone (all’ultima) mentre ospiteranno il Brescia alla penultima. Avversari che hanno bisogno di punti e sono in perfetta salute (almeno Spal e Brescia). Il non riuscire a vincere queste gare potrebbe pesare tanto a livello psicologico sui piemontesi. Il paradosso è che nello scorso campionato proprio la Pro Vercelli ha occupato l’ultimo posto utile per la salvezza diretta con 46 punti mentre quest’anno, con 47 punti a tre giornate dalla fine è tutt’altro che al sicuro.

Cesena (49): il punto di forza del Cesena sta nell’aver già scongiurato la retrocessione diretta e nell’avere alle spalle parecchie squadre (è molto improbabile che tutte riescano a far punti ma di certo non impossibile). Sino a qualche settimana fa, era pensabile che la partita contro il Novara fosse una gara tra una squadra in corsa per evitare i play-out ed una che vuole arrivare ai play-off; oggi è divenuta a tutti gli effetti uno scontro diretto. Per il Cesena, privo di Ciano, è una grande chance per scavalcare un’altra concorrente in palese difficoltà (è reduce da tre sconfitte consecutive, dopo il blitz a Frosinone). Le partite contro Trapani e Verona sono ad alto coefficiente di difficoltà, perciò è bene mettere in cascina punti il prima possibile.

Novara (50): I play-off erano a portata di mano, ora distano appena quattro punti ma sembrano già un miraggio. Come tutte le squadre di Boscaglia, sul finale di campionato smette di far punti e precipita in classifica. Aver perso in casa contro il Brescia ha fatto scattare diversi campanelli d’allarme (emblematiche sono state le parole del presidente De Salvo a fine partita) e il dover rinunciare a diversi giocatori per squalifica può essere un’opportunità per dare spazio a chi ha giocato meno e poter così invertire rotta. Il finale di stagione non è così difficile sulla carta: il Cesena ha bisogno di punti ma la Virtus Entella sembra già in vacanza e all’ultima giornata il Carpi potrebbe non aver bisogno di punti. Salvo cataclismi, la salvezza è già raggiunta.

L’attuale serie B è il campionato dell’equilibrio. A tre giornate dal termine, in appena venti punti sono raccolte tutte le squadre dalla quarta alla terz’ultima in classifica. Il fatto che ben dieci squadre (dalla nona alla diciottesima) non abbiano ancora ottenuto la salvezza diretta e che contemporaneamente sei di queste non siano ancora matematicamente escluse dai play-off (dalla nona alla quattordicesima, ammesso e non concesso che i play-off si giochino) avvalora questa tesi. Quanto manca quindi al Cesena per essere al sicuro? Ipotizzando che il Trapani faccia l’en-plein in questa fase conclusiva (il che è per nulla improbabile), la quota salvezza si assesta a 53 punti. Sono quindi ancora quattro i gradini che il Cavalluccio deve scalare. Speculare sul buon margine guadagnato sarebbe troppo rischioso.