Buona prova del Cesena che fa suo l’amichevole derby americano

03.08.2022 21:15 di  Gianluca Di Donato   vedi letture
Chiarello, match winner
Chiarello, match winner
© foto di Cesena FC

Venezia 0
Cesena 1

VENEZIA (4-3-3): Joronen; St. Clair (80' Cuisance), Svoboda, Ceccaroni, Zampano; Pecile (60' Wisniewski), Busio, Tessmann; Pierini (80' Bjarkason), Connelly (55' Novakovich), Johnsen (55' Aramu) N.E.: Maenpaa, Bertinato, Remy, Baudouin, Sandberg, Hasanbegovic. All.: Javorcic

CESENA (3-5-2): Minelli (45' Lewis); Ciofi (85' Pieraccini), Kontek (45' Prestia, 70' Lepri), Calderoni; Adamo (45' Albertini), Francesconi, Bianchi (70' Berti), Chiarello (67' Hraiech), Mercadante (45' Frieser); Cristian Sphendi (67' Zecca), Stiven Sphendi (80' Nannelli) N.E.: Pollini. All.: Toscano

RETI: 28' pt Chiarello (C)

Dopo le goleade negli allenamenti congiunti contro Alto Savio e Sampierana, il Cesena di Mimmo Toscano si impone 1 a 0 al Penzo contro i padroni di casa del Venezia nella prima vera (e probante) amichevole di questo prestagione. I bianconeri si sono messi in risalto soprattutto grazie al modulo 3-5-2, un must per l’allenatore reggino, e hanno fatto vedere un buona grinta, corsa e soprattutto pressing. E anche pochi, pochissimi passaggi all’indietro al portiere (la costruzione dal basso di Viali ormai è un lontano ricordo).
Primi 25 minuti di studio per le due formazioni dove nessuno prova ad affondare il colpo decisivo anche se Minelli e Bianchi sono incerti in due occasioni sui rinvii che potevano costare caro al Cavalluccio. Il Venezia cerca azioni veloci costruendo l’azione dal basso palla a terra (qua si vede la mentalità di Javorcic vista anche a Bolzano) ma i bianconeri spingono in avanti con Stiven Sphendi ed Adamo. In fase di non possesso si può notare come il Cesena si disponga con un 5-3-2 con i terzini abbassati. Break per il caldo e quando ricomincia il gioco Chiarello dal limite dell’area sfonda la rete con un tiro forte e centrale su cui Joronen può fare ben poco. Pecile prova immediatamente a pareggiare i conti ma la retroguardia è attenta (Kontek ottimo) e sventano tutte le punizioni e i calci d’angolo in favore dei lagunari. Il primo tempo finisce con la punizione di Busio controllata facilmente da Minelli.
Squadre appesantite dai carichi degli allenamenti e Toscano visibilmente non contento anche se il gioco bianconero sulle fasce ha funzionato con buone trame di passaggi con la coppia Mercadante-Calderoni interscambiabile tra i reparti di difesa e centrocampo.
Il secondo tempo si apre con il Venezia che prova a pareggiare prima con Zampano e poi con il neoentrato (e futuro partente) Aramu ma il Cesena alza la voce con i suoi giovani: ottima triangolazione Stiven Sphendi-Francesconi al 48’ che si spegne di un non nulla sul fondo e subito dopo occasione non sfruttata da un ottimo Chiarello che tira alto una palla importante di Francesconi. Luca Lewis è bravo a controllare su un tiro velenoso di Tessmann ed è provvidenziale su Pierini che stava segnando il classico goal dell’ex prima di venir richiamato in panchina. Ancora Stiven Sphendi sugli scudi, insieme al fratello Cristian, che svaria su tutto il fronte d’attacco e crea non pochi problemi alla difesa veneta: insieme a Francesconi e Berti costruisce tre giocate di livello che fanno ben sperare per il futuro ma il risultato non cambia. La partita finisce senza recupero. Il derby americano si colora di bianco e nero.
Ottima prova del Cesena che al cospetto di un avversario di categoria superiore ha saputo far intravedere ottima fluidità (per quel che può essere il calcio d’agosto, sia chiaro) a centrocampo e solidità dietro. Prestia è uscito anzitempo per infortunio, si auspica che non sia niente di grave. Da segnalare l’ottima prova di Chiarello che, goal a parte, si è reso protagonista nella gestione delle azioni bianconere. Novanta minuti per Calderoni e Francesconi poi spazio per tutta la rosa (Pollini e Caturano – non presente oggi – a parte).