È il giorno di Frieser: “Conosco Schachner”. Il presidente Lewis: “Chiedo alla Curva Mare di tornare”

La delusione per il pareggio di ieri sera viene mitigata dall’allegria contagiosa che si respira alla presentazione di Frieser. E poi il presidente ne ha per tutti…
03.02.2022 17:00 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
È il giorno di Frieser: “Conosco Schachner”. Il presidente Lewis: “Chiedo alla Curva Mare di tornare”

La delusione per un (ulteriore) pareggio casalingo contro una squadra tecnicamente inferiore è ancora tutto da digerire. Ma oggi è il grande giorno della fatidica presentazione dell’oggetto misterioso acquisito dal Cesena durante la sessione di mercato appena conclusa. Dominik Frieser è sicuramente un colpo da copertina e in quanto tale è doveroso venga presentato con tutti i crismi che si confanno ad un’autentica superstar. E per l’appunto è il presidente Robert Lewis in persona a prendere parola per primo e rompere gli indugi: “Abbiamo lavorato sodo per averlo qui con noi. Ci aiuterà per competere ad alti livelli. È un ragazzo molto bravo e sincero. Siamo molto felici di questa firma per un lungo contratto. Spero siano contenti anche i tifosi”.

Ma dal punto di vista prettamente tecnico, questo Frieser che giocatore è? A spiegarcelo è il leggendario ‘Condor’ Massimo Agostini, ormai a tutti gli effetti ‘uomo-mercato’ bianconero assieme al direttore sportivo Zebi: “Su Frieser c’è poco da dire, ha un curriculum abbastanza interessante. Può giocare sulla trequarti e come mezz’ala. Può diventare forte nell’uno contro uno. Si deve adattare al nostro campionato e con la sua esperienza internazionale può dare sicuramente una mano molto importante ai suoi compagni e all’allenatore. Quando imparerà l’italiano entrerà ancora di più nella nostra mentalità. Lui ci è stato proposto da nostri collaboratori esteri. È stato subito un colpo di fulmine per entrambi, da lì poi è stato facile chiudere la trattativa. Queste sono occasioni da prendere al volo. Non è sicuramente da Serie C, ma abbiamo due presidenti che quando vogliono una cosa fanno di tutto per averla”.

Finalmente arriva il momento dell’austriaco, che sin dalle battute iniziali si dimostra alquanto determinato: “Sono qui per quello che mi hanno detto i presidenti e per il progetto che stanno costruendo. L’Italia non è un brutto paese in cui vivere. Ho avuto modo di incontrare i presidenti a Milano e mi hanno spiegato quella che è la vita qui, cosa potremmo fare insieme. Tutto ciò mi ha conquistato a tal punto da farmi firmare”. Frieser svela poi quali sono stati i suoi primi approcci con il mondo bianconero. “La squadra e i componenti dello staff tecnico tutti sono stati molto comprensivi con me, parlando in inglese. Tommaso Berti ha un grande inglese. Zebi invece con l’inglese va piuttosto male. Agostini in inglese proprio zero…
Conosco Walter Schachner, so cos’è stato per il Cesena. Tra l’altro lui abita a venti minuti da casa mia e si è già reso super disponibile per aiutarmi se ne avessi bisogno, anche venendo qua di persona”
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Si passa poi all’aspetto prettamente tecnico. Se Agostini vede in lui il potenziale da mezz’ala, il leone di Graz al momento non è dello stesso avviso: “La mia posizione preferita è sull’esterno o da numero dieci. La cosa che preferisco è che è qui in Italia viene attuato un gioco molto tattico, c’è una forte componente mentale. Mi piace molto il fatto che ci sia una bella mentalità che ho già avuto modo di constatare.
Credo che sia questa la più grande differenza: nei campionati in cui ho militato fino ad ora si giocava molto aggressivo, qui ho visto un gioco più difensivo.
Ci proverò ad essere un punto di riferimento, farò del mio meglio. Cercherò di aiutare il team ed essere un modello per gli altri compagni. Spero di poter capire già in pochi mesi l’italiano. Il mio obiettivo è essere parte di questo progetto, giocare il più possibile e vincere ogni partita. Sono sempre pronto a giocare, anche dal primo minuto: sono qui per questo. Non è una decisione che spetta a me però, per quanto io lo voglia è una decisione che spetta al mister”
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A questo punto la parola torna al presidente che commenta il ritorno degli azzurri all’Orogel Stadium Dino Manuzzi. La Nazionale italiana infatti, il prossimo 7 giugno alle 20:45, affronterà qui a Cesena l’Ungheria, in un match valevole per la Nations League. “Ieri ho ricevuto una telefonata in cui mi informavano che si sarebbe tenuta una partita della nazionale qua. Siamo molto felici. Sono stato convocato a Roma e faremo una riunione per ulteriori dettagli. È una bellissima cosa. Speriamo di poter ampliare la capienza dello stadio. Il sogno è di avere il Manuzzi pieno”.
E quest’ultimo ad oggi è davvero un tasto dolente, a fronte della bassissima affluenza di pubblico che ieri ha partecipato all’incontro con la Lucchese. Il presidente lo dice senza mezzi termini: Ci manca la Curva mare, questo è un danno alla società alla squadra. Gli chiedo di ripensarci per il benessere della società e squadra. Ai giocatori manca…
Sono molto contento di questi primi mesi da presidente. Ci siamo confrontati tutti i giorni. Abbiamo offerto le nostre risorse come detto in precedenza. La più grande soddisfazione è il modo in cui abbiamo collaborato tra di noi, dirigenti e tecnici. Questa coesione è importante. C’è grande rispetto uno per l’altro. Abbiamo deciso di salire tutti sullo stesso treno. Avrei preferito entrare prima, in agosto. Ora però a nulla serve farsene un cruccio: ricominceremo la prossima estate per un grande lavoro”
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A chiudere la conferenza ci pensa il ‘Condor’, che riprende parola per snocciolare un’altra novità di mercato: Luca Lewis farà parte del gruppo Cesena fino a giugno. Crediamo in lui e siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Aveva qualche opportunità in Serie B ma abbiamo preferito tenercelo qui. A giugno vedremo cosa accadrà”.