The quick brown fox jumps over the lazy dog

15.07.2022 23:42 di  Stefano Severi   vedi letture
Luca Lewis
Luca Lewis
© foto di Rega/Cesena FC

Partiamo dalle buone notizie: per quel che riguarda la prima squadra gli americani sembrano avere intenzioni serie. Intendiamoci: è presto per dare giudizi oggettivi sul valore della squadra, sia perché è ancora in piena costruzione, sia perché Toscano dovrà metterci del suo. Però una cosa è già chiara: abbiamo un tecnico che stila una lista di giocatori e un direttore sportivo, Stefanelli, che glieli procura. Non si tratta di seconde scelte: tutte le pedine acquistate sono presenti sulla lista. Quando questo Cesena vuole arrivare ad un obiettivo, pur con i limiti che la categoria impone, ci arriva.

Altro fatto non da poco: nessun prestito e tutti contratti pluriennali. Biennali, per l'esattezza. Perchè due sono gli anni che si sono dati gli americani per portare il Cesena in B. E in caso non ci dovessero riuscire? "Eh ma con i loro soldi possono fare quello che vogliono" ripetono i tifosi yes men. E purtroppo hanno ragione, con il modello italiano: d'altronde non siamo mica nella noiossisma Germania dove un capo ultrà, pluridiffidato, ha la possibilità di diventare per elezione popolare presidente di un club di Bundesliga (leggi la storia qui). E non era nemmeno il primo (vedi Braunschweig).

E fin qui dobbiamo riconoscere che i due presidenti a stelle e strisce hanno fatto la loro parte, garantendo budget e spazi di manovra a Toscano e Stefanelli. Bene, anzi benissimo: è così che si costruiscono le squadre destinate a vincere. Attenzione: non tutte poi vinceranno, ma questa grande strategia e visione sono sempre necessarie.

Allora cosa c'è che potrebbe apparire contestabile? Tutto il resto, cioè quello che un tifoso può anche giudicare come aspetti secondari, ma che in realtà non lo sono. Almeno non sul lungo termine. 

Le giovanili sono il prima problema: tra due settimane scadrà il termine per presentare l'iscrizione dell'Under 18 e ad oggi non si hanno ancora certezze. I presidenti hanno dato l'ok alla creazione della squadra ma al tempo stesso hanno chiesto ai dirigenti del settore giovanile di trovare le risorse necessarie, ovvero gli sponsor. Il budget c'è, ma è per la prima squadra. Scelta giusta o sbagliata? Sarà il tempo a dare una risposta. 

La situazione dei campi e dello stadio è il secondo grande problema. Spesso in passato si è enfatizzato l'ottimo rapporto tra sindaco Lattuca e i due presidenti ma si tratta di una descrizione un po' troppo propagandistica. A parte che il vero deus ex machina di tutto ciò che riguarda lo sport cesenate è il vicesindaco Christian Castorri (la recente assegnazione dell'accademia nazionale di triathlon è frutto del suo lungo lavoro dietro le quinte insieme a Filippo Caporali dell'Asd Cesena Triathlon, tanto per fare un esempio) mentre Lattuca si ferma al tifo per la Juventus e poco più: poi i rapporto sono quantomai tesi. Ne ha parlato Il Resto del Carlino Cesena (link) qualche giorno fa: si parla di fidejussioni e di campi da omologare. Non è certamente un caso che l'articolo sulle fidejussioni sia uscito proprio all'indomani della velina sui progetti di "ammodernamento" dell'Orogel Stadium Dino Manuzzi "all'americana". La risposta di Palazzo Albornoz è stata chiara e va letta più o meno così: "prima mettete a posto la situazione fidejussioni, poi pensiamo al resto".

Ci sarebbero infine alcuni aspetti dell'azione societaria da curare meglio: le parole di Antonioli, "pugnalato alle spalle", sono state riprese da numerosi media nazionali e non sono state certo una bella pubblicità per il Cesena. Il doveroso match di addio al calcio di De Feudis è un'altra grana da risolvere così come l'ingaggio di Luca Lewis con contratto biennale (più o meno l'importo necessario per un anno di Under 18) non giova certo all'immagine dei bianconeri. Poi magari Lewis junior farà la sua parte - anche il fratello di Donnarumma ebbe modo di giustificare in un derby di Coppa Italia il milione di euro annuale d'ingaggio dovuto al suo cognome - e nessuno si lamenterà. Al momento, però, la figura non è certo delle migliori.