LE PAGELLAZZE DI CESENA-CARPI. Il signor Ventiminuti

Il ritorno di un Renzetti demotivational; Schiavone se ne vuole approfittare; Cascione Cuore Severi, ma poco; il Pokémon Kone; Djuric ha imparato UN movimento offensivo
09.09.2016 23:31 di  Gian Piero Travini   vedi letture
LE PAGELLAZZE DI CESENA-CARPI. Il signor Ventiminuti
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

AGAZZI 6,5 Primo intervento decisivo al 16', deviando alto un tiraccio di Catellani. La sua partita è ormai definita e scandita da una continua conversazione con i compagni con una personalità davvero impressionante. A questi livelli un lusso assoluto per la categoria e per i bilanci piangenti. MAI DOMO

PERTICONE 6,5 Adattato sulla destra si comporta bene, chiudendo tutto quello che può senza mai perdere la lucidità. Rischia il gol di testa su corner al 10' e salva Crimi a Colombi battuto. Non deve far altro che mettere un po' di pressione e tener vivi certi palloni per evitare gli sfondamenti visti contro il Perugia. Potrebbe essere la seconda certezza ad occhi chiusi della stagione dopo Agazzi. GUARANTEED

CAPELLI 6 Ordinaria amministrazione per il più navigato del pacchetto difensivo. Qualche rischio al minuto 18 quando si esibisce in un suo gesto classico: contatto deciso con spallata devastante e mani subito alzate come il più innocente dei cresimandi. Nel secondo tempo ha momenti per respirare, tornando a lavorare nel finale quando il Cesena ha bisogno di tutte le sue energie... che non mancano. POLMONE D’ACCIAIO

LIGI 7 Dopo l’errore sul gol di Guberti nella prima uscita stagionale offre una prestazione ordinata e pulita, in anticipo sistematico nelle palle alte verso Catellani, comunque in versione Dick Cheney da quanto spara a salve. Nel reparto arretrato la fa da padrone, non smentendosi nemmeno nel finale di gara, cosa cui comunque ci ha già mostrato due settimane fa. Altro che brutto anatroccolo spedito a gratis da Bari... SONTUOSO

RENZETTI 6 Il ritorno a casa non è dei più luccicanti, ma non poteva essere diversamente data l’estate travagliata. La scelta è stata sua, ha voluto far vedere quanto vale e, infatti, ora è titolare in serie B, che alla sua età e dopo i suoi problemi fisici è già un’impresa. La gamba è sempre quella, così come il mestiere in copertura: tutta un'altra musica rispetto alle incertezze di Falasco. Davanti si vede poco, forse impaurito dalle sgroppate di Di Gaudio, che necessiterebbero quantomeno di un monopattino – però spinto da altri, che sennò a novembre ci va in letargo – per raggiungerlo. W(H)ELLCOME BACK RENZO

CINELLI 6,5 Impossibile non prendere come riferimento la prestazione di Cascione di due settimane fa dato che modulo e altri centrocampisti sono i medesimi: il paragone è ingeneroso... l’ex capitano vicentino offre più foga e dinamismo, regalando anche qualche sventagliata di spessore, vedi l’assist da incorniciare per Djuric. Ottime le combinazioni con Vitale: centrocampista completo, difficilmente perderà il posto. CE L’HA SPESSO 

SCHIAVONE 6 Ancora bloccato nel ruolo di vertice basso finisce per ripetere la prestazione precedente, essendo spesso troppo indietro sugli sviluppi offensivi. Cresce nella parte finale della sua gara – che coincide al minor pressing carpigiano –, entrando in molte più transizioni offensive, provando a mettersi la squadra sulle spalle oppure semplicemente guardando . Contro avversari di minor calibro potrà rivelarsi. GLI PIACE VINCERE FACILE (dal 78’ CASCIONE 6,5  Quando Djuric ha fatto gol, un noto redattore di TuttoCesena.it ci ha tenuto a far notare che sia stata una sua iniziativa a dare il la a Cinelli... capite, il merito di questo centrocampista è di esserci negli ultimi minuti e prestare la sua freschezza a bassa conservazione alla squadra e causare clitoridei a raffica a padri di famiglia. Che sia lui il nuovo miglior 12esimo uomo in campo per il Cesena succedendo a Rodriguez? Perché io 20' glieli farei SEMPRE fare, ma non uno di più. A meno che non si sassino via sia Kone che Schiavone, si mettano giovani con piedi da lancio e il Véz rimanga a far da cerniera tra le linee. SEVERI, THIS IS FOR YOU BABY)

KONE 5,5 Rischia il gol al 33' quando riceve lo scarico da Djuric: dribbla l’uomo ma tira addosso a Colombi. Per Drago è imprescindibile nello scacchiere tattico, ma Drago ha da sempre i suoi bei problemi a capire quando saper rinunciare ai pedoni inutili per il gioco centrale, smarcandosi sulle ali per poi puntare ad un furbo gambetto. Vuole quantità, e Kone ci prova a portargliela, ma se c'è un punto debole rimane lui, ancora senza forma nella prima parte di stagione. DITTO

VITALE 6,5 Carta d’identità alla mano è il più giovane in campo, ma non si nota. Non è una patacca, non è uno sbarbo mandato a scaldare la panchina, ma ha una personalità e una capacità di accarezzare il pallone che non può che incantare. Bonus non di poco conto per il rustico romagnolo, finisce la partita con la maglia madida di sudore e non leva la gamba. Peccato che gli unici giovani in campo NON siano del Cesena, perché a quel punto si potrebbe parlare di giornate perfette. E INVECE (dal 73' GARRITANO 6 Tutt’altro rispetto alla prima: la panca gli fa bene, lui si esalta e spinge, guadagnando centimetri senza subire. Dai, è un po’ come quando si ha quattordici anni e non si sa dove mettere le mani e si rischia di rompere il preservativo... e poi lei chi la vede più... TEENAGER)

DJURIC 7 Esultanza stizzita dopo una partita inguardabile: visto il gol siglato se la può permettere tutta. La sua crescita è costante da quando Drago siede in panchina e ogni volta che torna dalla Nazionale ritorna decisivo per il Cesena: toccherà inventarsi tornei internazionale ogni mese... basta che poi non chiamino gli italiani. Oltre la firma d’autore la sua partita è una continua lotta greco romana con i centrali avversari, diversi scarichi sbagliati e un contributo offensivo non dei migliori. Ma oggi Milan ha fatto quello che gli si chiede: la punta che segna quando serve, avendo perfezionato un movimento che già avevamo potuto ammirare contro il Perugia. Ah, a fine partita questo ha fatto un paio di magate in area bianconera, allontanando palloni pericolosi... TRANSFORMER

DI ROBERTO 6 Lo hanno presentato come erede di Ragusa e dai primi 90’ sembra rispettare l’identikit in termini di chilometraggio, coperture, sgasate e recuperi sul portatore avversario. Come il predecessore tende ad evaporare man mano che la porta si avvicina, ma anche questo era stato messo in conto. Rimedia diversi urlacci da Agazzi sui piazzati difensivi e non manca di esibire una ottima conoscenza di slang napoletano quando gli garba rispondere. CURRE CURRE GUAGLIÒ (Dall’85' RIGIONE SV)

 

DRAGO 6 Trova di fronte un avversario più equilibrato rispetto al Perugia, sia come gestione atletica sia come distanze in campo ma l’impressione, passati ormai due mesi dal via della stagione, rimane la stessa: la scritta ‘lavori in corso’ ancora appesa e tanti dubbi tattici da risolvere. Anche se una cosa potrebbe averla capita: Cascione-Schiavone non è una coppia praticabile, a meno che non si voglia finire in tribunale per l’affidamento dei minori. DRAGO CONTRO DRAGO

AC CESENA 6,5 Una vittoria meritata nonostante il calo dal 20' del primo tempo e, ancora una volta, dalla panchina saltano fuori forze fondamentali per cambiare in meglio la situazione. Il Cesena meno dragonico visto fino ad ora lentamente incomincerà a piacere a molti detrattori... e allora inizierà la vera battaglia, perché TUTTI inizieranno a pretendere il salto di qualità. E di categoria. SI COMINCIA