LE PAGELLAZZE DI CESENA-SPAL | Il silenzio e la vergogna

Il pacchetto difensivo crolla; Filippini non ne ha; Cinelli in discoteca; Vitale che manco Kone gliela fa; Djuric salvo; le colpe di Drago; le colpe (maggiori) della società
14.10.2016 23:14 di  Gian Piero Travini   vedi letture
Foschi e Drago: anime perse
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Foschi e Drago: anime perse
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

AGAZZI 5,5 In area piccola c’è sempre un minimo di responsabilità del portiere, soprattutto quando non c’è coordinamento con la difesa. Con questo non c’è intenzione di denigrare il giocatore, semplicemente quando la barca affonda, si affonda tutti quanti. NON ESENTE DA COLPE

BALZANO 5,5 Imballati sulle fasce. Entrambe le fasce. Soluzioni orizzontali, poca capacità di far gioco... e Balzano, che a Vicenza aveva mostrato grandi cose, soffre in maniera incredibile. Vero che la Spal è un’altra squadra rispetto ai veneti, ma non stiamo parlando di una reale forza del campionato. E star sotto per 80' vuol dire non aver nulla da dire in nessuna sede. CHIUSO

PERTICONE 5,5 L’Uomo resiste. Dell’Uomo ti puoi sempre fidare. Averne undici di questo sarebbe tutta un’altra storia. Invece si è sbandierata tutta la personalità del mondo per presentare questa squadra e ti ritrovi con gente molle, che si squaglia, che si fa pigliar male in una rissa da guitti e inizia a scavarsi una tomba profonda come solo un romagnolo può fare quando ha voglia di farsi male. Ripartire da questo. Undici volte. Poi la palla vagante non aiuta. MAGARI

LIGI 5,5 Un pallone a mezza altezza in area deve essere ghermito. Intercettato. Fatto proprio. Messo in cassaforte. A costo di prendersi rigore contro. Bisogna fare di più, proprio perché si è tra i migliori. Bisogna sempre fare di più. Altrimenti è finita. CROLLANO LE MURA DI יְרִיחוֹ

FILIPPINI 5 Fischi. Infamate. Palloni persi. Bene, chiedi a qualcun altro di fare una diagonale come quella quasi allo scadere... Poi però ti rendi conto che quello era il suo lato e Cerri il suo uomo e capisci che forse bastava stargli solo vicino. Ci mette del suo, è vero, ma semplicemente non sempre si nasce giocatori di serie B... CI PROVA, NON CI RIESCE

CINELLI 5 Sembra come certi film di Malick: du' palle. Non ha uno spunto, uno sbuzzo, uno scatto, un qualcosa che lo qualifichi come vivo... è lì. Ne avverti la presenza. Vedi un’ombra con la coda dell’occhio, provi a metterlo a fuoco e... niente. Non c’è più. Si nasconde. È timido. È quello che alle Indie sta nei divanetti, ma si dimenticano di portargli vodka tonic nonostante avesse fatto il tavolo. E comunque, all’uscita, le 20 carte le vogliono comunque: a quel punto magari capisci che vale la pena farsi un paio di giri di pista, ma son rimasti solo i cessi con cui limonare. PA-GA-RE

CASCIONE 5 Uno dei tanti retaggi del calcio di Bisoli è aver pensato che Cascione sia un giocatore da far legna. No. Cascione - quando era un calciatore e non un paziente del Roverella - era un grandissimo incursore a rimorchio. Poi, niente, è stato scambiato per un giocatore alla Gattuso. Bene, vi svelo un segreto: continuare a fargli fare quel ruolo vuol dire farlo peggiorare in tutto il resto e non puntare mai sulle sue doti naturali. Perché poi, in area, va già molle quando all’ultimo secondo devi essere una dannatissima Rocca di Gibilterra. IN GESSA TO

VITALE 4,5 A ’sto giro non è nemmeno bellino: si gioca il bonus errori in meno di due minuti, mettendo in difficoltà praticamente sempre Filippini senza mai infilare il cross giusto, anzi facendosi portare via molte volte il pallone. A volte capita di non capire nulla della partita... a volte capita anche di non aver nemmeno il fiato di farsi un match da 90' alla PS4... a volte capita che un giocatore vada cavato dopo cinque minuti e che l’allenatore preferisca cambiar centrocampisti a caso alla fine della gara. È capitato a lui. AL 37' VOLEVO KONE, IL CHE È TUTTO UN DIRE (Dal 46' KONE 5,5 Ma anche io a invocarlo come salvatore della patria... “Chi è più pazzo? Il pazzo o chi lo segue” [cit.]... E invece riesce ad arginare quanto basta per far guadagnare qualche metro al Cesena, giusto per entrare in area e cercare - trovandolo - lo sghetto. Poi si perde Beghetto. MANCO OBI-WAN CON LA FORZA)

LARIBI 5 Ci sarà ancora da aspettarlo: sono bastati pochi minuti al 75% per farlo regredire a un giocatore completamente inadatto allo sport professionisco... e il campo artificiale più brutto della B non perdona. Tenta qualcosa di imbarazzante nel secondo tempo, tipo un tiro che però mollami. Drago lo fa accomodare in panchina, lui ringrazia: il problema di giocare in una squadra senza anima è che presto l’anima la perdi anche tu. SVUOTATO (Dal 54' DJURIC 6 Di testa fa gol un nano. Mi vien male, burdél... mi vien male. Poi si butta per terra e riesce a prendere un fallo preziosissimo ingannando pure un genio del male come Nasca: senza di lui il Cesena non esiste... e continuo a pensare che non sia un buon segno. NEL BENE E NEL MALE)

RODRIGUEZ 5 Fa tutti i movimenti sbagliati. C’È ALTRO DA DIRE? (Dal 75' GARRITANO 5,5 Potrebbe innescare il gioco bianconero. Potrebbe portare avanti il pallone. Potrebbe inserirsi e creare superiorità numerica. Potrebbe cambiare il volto della partita. UN UOMO AL CONDIZIONALE)

CIANO 5,5 Ha un solo colpo, e gli basta per cambiare la partita. I giocatori che spezzano il campionato sono così, c’è poco da fare: basta un calcio d’angolo per fare un risultato. Vede tanti palloni quanti Nobel Philip Roth, quindi si deve inventare qualsiasi giocata utile. A suo modo, in una situazione ai limiti della psicopatologia, è un eroe. E, come in molte occasioni l’anno scorso, mette addosso una gran tristezza doverlo vedere in queste condizioni. E vedere che sceglie di difendere e non di guadagnarsi un corner, facendosi rubare il pallone da Beghetto. È la terza volta che il Cesena perde palla, subisce contropiede e va sotto... a Vicenza era andata bene (l’Uomo Perticone salvatutto)... qui si muore. NON BASTA NEMMENO LUI

 

DRAGO 4 Dai, lo sai anche te che non gira. Non gira la fortuna. Non gira la squadra. Non giri nemmeno tu. Forse è il caso di fare un passo indietro... anche per una questione di responsabilità. Non dico che uno debba sempre dire che è colpa sua, come faceva il ‘Cinghiale’, perché alla fine si passa dall’altra parte e si fa la figura di quello che si para le terga, ma quando una squadra costruita sulla personalità - presunta - dei singoli non ha personalità, la responsabilità va al team leader. E il team leader sa quando è il momento di salvare il salvabile andandosene*. STRADE CHE SI SEPARANO

AC CESENA 4 Fisicamente da bassa serie B. Tatticamente da playout. Mentalmente già in Lega Pro. SPEZZATI

AC CESENA SPA 3 In tutto questo la società è la prima responsabile. Invece di perdere tempo dibattendo delle decisioni di Polizia e Sindaco, facendo finta di capirne qualcosa che non sia di donne, semi, caccia e Range Rover, sarebbe il caso di iniziare a stare vicini alla squadra 24 ore su 24. Perché questi sono completamente allo sbando. NESSUNA SCUSA