Le pagelle di Cesena-Pontedera | Campioni solo di arroganza

Un’altra mancata vittoria più che abbordabile. Il Cesena continua a complicarsi la vita considerandosi superiore all’avversario di turno che puntualmente lo punisce.
24.09.2022 16:54 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Le pagelle di Cesena-Pontedera | Campioni solo di arroganza

Tozzo 5,5 Mare calmo per lui dopo il trauma di Fermo, almeno fino all’80'. Poi la beffarda palombella di Benedetti, con lo zampino del buon Zecca, gli rovina la giornata.

Ciofi 6,5 Sale ben presto di giri sia sulla fascia che in retroguardia, nella quale si dimostra il migliore a mani basse. Sono sue le chiavi della difesa.

Celiento 5,5 Dopo un inizio disordinato, recupera certezze e solidità. Rivedibili le sue scorribande offensive che lasciano scoperta la difesa.

Coccolo 6 In crescendo rispetto alle ultime prove, si dimostra sicuro e ottimo in fase di lettura. Un grazie anche al Pontedera.

Adamo 6,5 Quello che è mancato nelle ultime uscite lo mette presto in mostra l’ex Monterosi, che in sella al suo motorino ara costantemente la fascia. Sempre propositivo, ma presente anche in difesa, dal suo recupero con conclusione nasce il momentaneo vantaggio bianconero. (Dal 77' Zecca 4 Il numero 7 entra al minuto 77. Le premesse sono ottime per il classe ’97, che, in cerca di rivalsa dopo la panchina, combina invece un vero e proprio patatrac in marcatura sull’1-1 di Benedetti. I timidi tentativi per porre rimedio sono nulla.)

Bianchi 5 Nella prima frazione conferisce più rischi che benefici alla squadra, risultando spesso un ostacolo per la manovra offensiva. Ha l’occasione di redimersi con l’assist per Corazza, che però manda tutto all’aria. Dubbi sulla sua presunta simulazione in area. (Dal 76' Bumbu 5,5 Mette subito in mostra tanta sostanza e voglia di fare. Dopo il gol subito cala come tutta la squadra.)

De Rose 5 In costante affanno su Fantacci, non riesce a mettersi in mostra al meglio in mezzo al campo. Un secondo tempo da (quasi) assente fa calare ulteriormente il suo voto ed il suo apporto alla squadra.

Calderoni 4,5 Tante, tantissime defezioni con e senza palla. Impropobibile al momento del cross, come in marcatura sulle bruciate di Martinelli.

Saber 6,5 Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma questa ormai non è più una novità. Lui la palla o la gamba la trova sempre, dimostrando iniziativa ed intensità da vendere. Un collante tra centrocampo e attacco come lui in Serie C è un lusso. Peccato che sul rettangolo verde si giochi in undici.

Corazza 4,5 Non è la sua giornata, come non lo era a Fermo ed in parte contro la Torres. Sfigura terribilmente di fianco a Udoh, risultando costantemente in ombra ed anticipato. Disastroso quando, inciampando sul pallone, si divora clamorosamente il 2-0 che poteva valere la vittoria della gara. Colpe che pesano come un macigno. (Dal 62' Ferrante 5 Caricato dal portiere avversario e chiuso dai difensori, stecca in malo modo l’impatto col match.)

Udoh 7 Vero riferimento offensivo della manovra, uno come lui è mancato come il pane in questo Cesena e in quelli precedenti. Tante idee, corsa, scambi e recuperi, non perde mai un pallone. Lo stesso pallone che scaraventa in rete per il momentaneo 1-0, mettendosi poi in cerca della doppietta personale. Chiude facendo bella figura anche sulla fascia, con la sensazione che la sua uscita poteva essere evitata. (Dal 62' Chiarello 5 Chiamato ad accendere il Cavalluccio, si spegne come una piccola candela sotto la pioggia del Manuzzi.)

mister Toscano 3 L’approccio al match è ottimale, anche se il prosieguo è intermittente. Cambia le carte in tavola, togliendo un Udoh in stato di grazia ed inserendo uno spento Chiarello, agendo col doppio trequartista. I suoi non segnano e vengono recuperati, complice il subentrato Zecca. Troppo facile prendersela con la sfortuna.

Cesena FC 3 Tre come le partite steccate al Manuzzi, nelle quali il copione è sempre il solito. Tante occasioni e gioco messo in mostra, ma poca pochissima sostanza. Si divora a più riprese il doppio vantaggio e, come ampiamente preventivabile, viene agganciato dal Pontedera che acquista fiducia e chiude senza avere l’acqua alla gola. Più che maledizione Manuzzi qui è però un grosso problema di squadra.