Cosa spinge Foschi a salvare Drago?

27.10.2016 12:00 di  Marco Manuzzi   vedi letture
Cosa spinge Foschi a salvare Drago?
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Per ritrovare una simile fiducia societaria verso il tecnico bisogna risalire fino all'era Campedelli. Siamo a dicembre 2010: Ficcadenti è in trincea a Villa Silvia dopo l'umiliante sconfitta interna con il Bologna, gli ultras contestano su tutta la linea ottenendo il consenso anche del tifo 'moderato'. La società però non molla e conferma il mister domenica dopo domenica. A fine stagione la scommessa fu vinta  su tutta la linea, la squadra si salvò alla penultima giornata  e Ficcadenti se ne andò da gran signore fra gli sguardi un po' imbarazzati di chi non lo riteneva nemmeno in grado di pettinarsi. Nel recente passato una protezione cosi altolocata non la si è più vista. Non la si è vista durante la stagione culminata con la promozione di Latina, dove Bisoli dopo il KO interno con il Brescia fu seriamente a rischio esonero nonostante stazionasse stabilmente in orbita play off, e non la si è vista nemmeno l'anno seguente in serie A. L'uomo di Porretta fu allontanato dopo il vergognoso harakiri di Bergamo per far posto a Di Carlo, a sua volta non confermato nonostante il discreto lavoro svolto in Serie A con lo scarso materiale tecnico che aveva a disposizione. Oggi le condizioni sono totalmente opposte: il 90% degli addetti ai lavori, Foschi incluso stando alle sue stesse dichiarazioni, continua a vedere nella rosa bianconera valori tali da legittimare l'ambizione play-off. Ed è proprio qui la sostanziale differenza con l'ultimo campionato di A dove sin da agosto erano tantissimi i dubbi sulla rosa messa a disposizione di Bisoli. Rosa che poi non uscì rinforzata dal mercato di gennaio: la quasi totalità dell'extra budget era stato precedentemente destinato alla retribuzione di Di Carlo e relativo staff. Come si sarebbe evoluta la stagione in presenza di maggiore fiducia verso Bisoli? E come sarebbe stata una serie B con Di Carlo? Nessuno può dirlo, un DS è pagato per fare scelte e la scelta è ricaduta su Drago. Lecito però domandarsi cosa stia spingendo Foschi a tutelare l'ex Crotone in questo modo. Sarà forse per i soli 9 i punti che separano il Cesena dal secondo posto? Sembra un paradosso ma è così, la B permette a tutti di risorgere con sole tre o quattro partite positive. Vedasi Trapani lo scorso anno. O sarà forse per il particolare feeling che il DS ha con il mister crotonese? Oppure, molto più semplicemente, mancano i denari per permettersi un altro allenatore e si è costretti a sperare nella resa incondizionata, aka dimissioni? Nessuno può dirlo. Il dato certo è che mai come oggi il Cesena Calcio sia impersonato da Rino Foschi e nessun altro. Rino Foschi. E basta.