Fare chiarezza sulla posizione di Marin
Tra gli indagati dell’ultimo filone dell’inchiesta sui conti del Cesena Calcio ai tempi della presidenza Igor Campedelli c’è anche - scrive Alessandro Burioli sul Corriere Romagna - un po’ a sorpresa, Maurizio Marin, che era già stato coinvolto nella prima tranche dell’inchiesta. Allora, il dirigente dell’area tecnica bianconera era coinvolto marginalmente in quanto presidente di Cesena 1940 (holding che era stata creata anni prima da Lugaresi), questa volta, invece, come legale rappresentante di Opera, la “madre” di tutte le società di Igor Campedelli. Posto che uno è innocente fino al momento in cui non viene giudicato colpevole in via definitiva, a Marin la Procura di Forlì contesta tre fatture con evasione d’imposta (per lavori fatti a Villa Silvia ed al Manuzzi) per un totale di 870mila euro. Entro un mese il capo procuratore Sergio Sottani deciderà per chi chiedere il rinvio a giudizio: se Marin non dovesse riuscire a dimostrare che ad agire come Opera era il solo Campedelli e non lui, e quindi dovesse essere rinviato a giudizio per avere creato un danno erariale alla società, sarebbe opportuno che le strade del Cesena e di Marin si separassero. Per una questione etica.
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