Camplone scuro: "Troppa negatività intorno alla squadra"

24.09.2017 11:30 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Camplone scuro: "Troppa negatività intorno alla squadra"
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© foto di DiLeonforte/TuttoCesena.it

Andrea Camplone ha incontrato la stampa al termine dell'allenamento di rifinitura "blindato" per evitare i contatti con i tifosi bianconeri giunti a supportare la squadra. Il tecnico abruzzese si è lamentato della troppa negatività avvertita attorno alla squadra: lamentela paradossale quando si sono appena chiuse le porte ai tifosi giunti per sostenere e incoraggiare i ragazzi in vista di una sfida delicatissima come quella di oggi.

Mister dopo la prestazione di martedì, si prepara da sola una partita del genere? “In realtà io sono uno di quelli che sprona sempre i suoi ragazzi indipendentemente dall’ultimo risultato. Abbiamo svolto una buona preparazione alla gara, è normale che ci portiamo dentro tanta rabbia dopo Cittadella e domani avremo l’opportunità di dimostrare di aver imparato dagli errori commessi. Siamo soltanto alla 5° di campionato e a mio avviso intorno alla squadra aleggia troppa negatività, abbiamo l’obiettivo di raggiungere la salvezza ma per riuscirci serve il supporto di tutti.”

Domani (oggi, ndr) arriva l’Ascoli. “Come noi anche l’Ascoli è una squadra costruita per salvarsi, sarà fondamentale fare punti, non tanto per la classifica ma soprattutto per riscattarci dalla prestazione opaca di martedì.”

Si aspetta una gara piuttosto chiusa? “Basandoci sulle partite precedenti direi che è un Ascoli molto abbottonato e non sarà facile, sicuramente sarà una partita in cui servirà tanta pazienza. Dovremo entrare in campo con la testa giusta, senza la foga di voler spaccare il mondo ma concentrati e determinati nel voler conquistare assolutamente la vittoria. Mi aspetto una grande prestazione sotto il piano fisico e mentale.” 

Come sta la squadra? “I ragazzi sono quasi tutti disponibili, sono rientrati Donkor, Esposito, Kone e Dalmonte; ora ho tante alternative e dovrò scegliere tenendo presente della condizione di tutti.”