‘La classifica non mente mai’: dietro Cesena e Torres stanno deludendo tutte (o quasi)

Spal, Virtus Entella, Perugia e Pescara. Ma anche Ancona, Gubbio e pure Carrarese, se consideriamo il rendimento lontano da casa. Dietro le prime due posizioni, sono tante le squadre a viaggiare sotto le aspettative.
27.12.2023 16:45 di  Gianluca Di Donato   vedi letture
Perugia-Pescara
Perugia-Pescara
© foto di Quotidiano Sportivo

Vacanze di Natale. Tempi di bilanci dell’anno che sta per finire e buoni propositi per quello futuro.
E, nel calcio, tempi di analisi sul girone di andata che è appena andato in archivio. Mimmo Toscano ha detto che ‘la classifica non mente mai’. Da questa affermazione allora proviamo a fare un’analisi su quello che è stato (e quello che sarà) il girone B della Serie C.

 • CESENA 46
 • TORRES 44
 • CARRARESE 34
 • PESCARA 32
 • PERUGIA 30
 • PONTEDERA 29
 • PINETO 27
 • GUBBIO 24*
 • VIRTUS ENTELLA 24
 • LUCCHESE 24
 • RECANATESE 23*
 • AREZZO 23
 • RIMINI 23
 • ANCONA 21
 • VIS PESARO 19
 • JUVENTUS NEXT GEN 19
 • SPAL 19
 • SESTRI LEVANTE 18
 • OLBIA 17
 • FERMANA 13
*GUBBIO e RECANATESE una gara in meno

Cesena e Torres (46 e 44 punti) stanno cannibalizzando questo torneo, perdendo solamente una gara (quella inaugurale ad Olbia per i romagnoli e a Chiavari per i sardi) in tutto il ‘Lato A’ del campionato, vincendo tantissimi match e pareggiando il giusto per chi vuole ambire ai piani superiori. Gli attuali due punti di differenza sono di fatto il pareggio sardo (1-1)  ottenuto a Fermo il 3 dicembre quando i bianconeri hanno battuto a domicilio la “baby” Juve (1-0).
Più distaccate tutte le altre. A partire da una Carrarese issatasi al terzo posto (34 punti) a dispetto in un Pescara altalenante (32) e di un Perugia che pareggia troppo (30). Queste squadre attualmente sono con i sardi rossoblù nei play-off cosiddetti “alti”.
Premesso che Gubbio e Recanatese hanno una gara in meno, in zona play-off “bassi” invece troviamo il Pontedera (29 punti) tallonato dalla sorpresa Pineto (27), che da matricola terribile ha saputo fermare tante big o presunte tali, e i già citati eubugini di Braglia, la Virtus Entella e la Lucchese tutte appaiate a 24 punti. Salta subito all’occhio la posizione dei liguri rispetto alla prima posizione (-22 dal Cesena) viste le ingenti somme messe a disposizione in estate da patron Gozzi per puntare alla cadetteria. Somme che non mancheranno anche nel mercato di riparazione e a fine aprile i liguri possono scalare ancora tante posizioni riscattando un girone di andata molto deludente. Chi può sorridere invece sono i toscani di Max Canzi e i biancoazzurri di Amaolo che hanno stupito tutti sapendo trovare periodi favorevoli (tra ottobre e novembre, con l’avvicendarsi del portiere Stancampiano per Lewis, per i primi e tre mesi tra metà ottobre fino all’ultima gara senza mai perdere per i secondi).
Fuori dai giochi play-off post season (ma ancora in bilico per i play-out) ci sono tre formazioni appaiate a 23 punti: Recanatese, Arezzo e Rimini. I leopardiani hanno cominciato bene ma sono calati nel finale scivolando momentaneamente fuori dai play-off. I neopromossi aretini e rivieraschi invece stanno rispettando, chi più chi meno, le aspettative estive: salvezza tranquilla buttando un occhio a quello che succede davanti. Da notare l’evoluzione dei biancorossi che da ultimi con soli 4 punti ottenuti nelle prime sette giornate, con l’avvento di Troise in panchina hanno saputo inanellare tanti risultati utili in modo tale da farli uscire dall’incubo dilettantismo anche se nelle ultime gare hanno pagato dazio.
Chi rischia ancora di più è l’Ancona (21 punti), arrivato con affanno ai play-off lo scorso torneo e quest’anno, complice una sforzo maggiore della società sul progetto centro sportivo, sta arrancando; a gennaio il DS Micciola ha già detto che sarà rivoluzione per non trovarsi a maggio alla lotteria per strappare il biglietto valido per il professionismo.
Due lunghezze più in basso troviamo la Vis Pesaro (19 punti) a pari punti con la Juventus Next Gen, prima formazione che al momento rientra nei play-out, e la Spal. La squadra B della Juventus sta pagando il maggior tasso di esperienza che si frappone tra il girone settentrionale e quello centrale della Serie C, nonostante abbia giovani di grande futuro (Hujsen passerà in A al Frosinone tra pochi giorni e Yildiz è stato appena valutato 40 milioni di euro). A Ferrara invece è grossa crisi, inutile ribadire quello che già sanno tutti, e Tacopina dovrà porre rimedio ad una prima parte di stagione che ha quasi rasentato l’ultima posizione se non fosse per l’ultimo periodo positivo per la banda di Colucci. Bisogna capire se l’avvocato di Trump ritenga la sua squadra all’altezza di riprendersi così com’è o meno visto che si vocifera che a giugno sia pronto a lasciare l’Emilia.
Sestri Levante (18 punti) e Olbia (17) stanno onorando il loro campionato visti gli obiettivi estivi. Non benissimo ma con quel poco a disposizione stanno facendo il massimo. Gli isolani in maglia bianca hanno anche cambiato proprietà diventando al 70% svizzeri e tutto dipenderà dal mercato e dal capocannoniere della passata stagione Ragatzu. Chiude la classifica la Fermana (13 punti) che dopo il patatrac estivo in società ha richiamato due uomini di fiducia come Andreatini e Protti che hanno fatto benissimo nella Marche.

Tolte le prime due della classe è una classifica cortissima in tutte le zone calde della graduatoria. A gennaio molte rose saranno rivoluzionate, altre ritoccate e altre ancora lasciate così come sono per cercare di centrare gli obiettivi prefissati tenendo sempre presente che il girone di ritorno sarà una sorta di ‘altro campionato’. E a fine aprile (esattamente il 28 a tarda notte) vedremo se la classifica non mentirà.