Rea: “A Lumezzane ho perso la testa. Castori il top. E su Viscomi... ”

L’ex bianconero a ruota libera: “Il 70% delle reti del nuovo Cesena arriva dai miei ragazzi. Rinnovo di Ricciardo? Lui vuole restare ma la società adesso ha altre priorità... ”
30.11.2018 08:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Angelo Rea con l’Avellino
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Angelo Rea con l’Avellino
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La rissa di Lumezzane. Il carisma di Castori. L’arrivo di Viscomi. Il rinnovo di Ricciardo. Il duello a distanza fra Cesena e Matelica. Parla a ruota libera, Angelo Rea. Fra passato, presente e futuro.

Rea, lei fa parte dell’entourage che cura gli interessi di Ricciardo, Alessandro e Casadei.
“Giovanni ha segnato 8 gol. Danilo è a quota 6. Ettore l’ha buttata dentro 2 volte. Il Cesena, in totale, ha fatto 23 reti. Viene fuori che questi tre miei ragazzi finora hanno realizzato quasi il 70% dei gol dei bianconeri. Direi che posso essere soddisfatto di questa triade offensiva... ”

Scusi, ma come mai è così bravo con i numeri?
“Al giorno d’oggi bisogna essere poliedrici. E comunque, a dirla tutta, la mia preparazione su tale fronte statistico arriva da lontano: tanti anni fa, quando frequentavo l’ITIS proprio qui a Cesena, sono arrivato secondo alle olimpiadi di matematica. Questa cosa non la sapevate, vero?”

Da un mesetto si parla del possibile rinnovo di Ricciardo.
“Il ragazzo vuole rimanere a tutti i costi in bianconero, ora la sua priorità è quella di chiudere nel miglior modo possibile il 2018. Io e lui firmeremmo il prolungamento anche adesso. La società però al momento ha altre urgenze. Se ne riparlerà ad inizio 2019. Così come per Alessandro: pure lui vorrebbe rimanere qui... ”

Fa parte della sua scuderia anche Viscomi, la fresca new entry bianconera.
“Il Cesena si è portato a casa un difensore esperto, un centrale arcigno e coriaceo che ha nella fisicità la sua arma migliore. Gran colpitore di testa, Francesco sa anche buttarla dentro con facilità. Negli ultimi tre anni ha segnato una decina di gol. Fidatevi di me: vi stupirà!”.

Intanto, dopo l’1-1 col Campobasso, il Cesena è sprofondato a -7 dal Matelica.
“Sette punti cominciano ad essere tanti, ma io rimango moderatamente ottimista. Questa squadra deve sistemare tante cose. Però c’è anche da dire che nelle ultime due giornate il Cesena, a differenza del Matelica, è stata anche molto sfortunato. Io punto forte sui rientri degli indisponibili, Ricciardo in primis. E sui rinforzi che stanno arrivando dal mercato”

Apriamo velocemente il suo album in bianconero.
“Arrivai a Cesena giovanissimo. Dopo la classica trafila coi baby fu Iachini a farmi debuttare tra i prof. L’allenatore che mi ha lanciato definitivamente, però, è stato Castori. Grande allenatore, grande motivatore, grande uomo: con il mitico Fabrizio mi sono tolto tante soddisfazioni. Quella strepitosa promozione in B del 2004 non si scorda più”

Neppure quella squalifica di 6 mesi si scorda più, giusto?
“Quella è la pagina più nera della mia carriera, in quel famoso spareggio mi sono fatto prendere dalla foga. Perché a Lumezzane ho avuto quei dieci secondi di follia? Semplicemente perché ho cercato di ‘difendere’ Castori, che per me era come un secondo padre. Quando ho visto certe scene da Far West mi si è chiusa la vena. E sono partito... ”

Lei, a Cesena, ha perso anche due play-off. Per colpa degli arbitri.
“L’arbitraggio sfoderato in C1 da Tonolini in quel Pisa-Cesena del 2003 grida ancora vendetta. Ancora peggio andò tre anni dopo, in B. Nessuno a Cesena ha ancora dimenticato quella semifinale d’andata giocata al Manuzzi col Torino. Farina ci mise il bastone fra le ruote. Più volte”

Angelo Rea e il Cesena: la storia continua.
“Questo è poco ma sicuro. Io, anche in queste nuove vesti di agente, ho sempre un occhio di riguardo per il mio amato Cesena. L’ho dimostrato la scorsa estate. L’ho confermato anche qualche ora fa, con Viscomi. Aveva tante richieste in D, Francesco. Offerte più vantaggiose a livello economico. Ma io lo volevo vedere col bianconero addosso”