Sabato è ancora qui: “Ormai abito a Cesena e seguo sempre il Cavalluccio. Bortolussi è un ragazzo eccezionale”

Il duttile difensore mancino torna a parlare a distanza di un anno dalla sua rescissione di contratto con il Cavalluccio, del quale però è rimasto un seguace.
05.11.2021 11:55 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Sabato è ancora qui: “Ormai abito a Cesena e seguo sempre il Cavalluccio. Bortolussi è un ragazzo eccezionale”
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

To’ chi si rivede! Approdato in Romagna nell’estate del 2019, sarebbe dovuto essere una colonna portante della difesa a tre. Invece un brutto infortunio al costato ne ha limitato il numero di presenze e il rendimento. Dopodiché si è frapposta la pandemia tra Roberto Sabato e la maglia del Cavalluccio, sino ad arrivare alla rescissione del contratto di circa un anno fa. Ma ormai il centrale potentino si è trasferito in Romagna e ha sempre un occhio di riguardo per i colori bianconeri…

Sabato, sappiamo che lei ora è un assiduo seguace della sua vecchia squadra. Come reputa fino ad ora l’operato della squadra di Viali?
“Sto seguendo sempre, anche perché vivo praticamente attaccato allo stadio. Già dallo scorso anno secondo me hanno costruito, sia Viali ma soprattutto Zebi, una buona squadra e un ottimo gruppo. Quest’anno hanno dato continuità aggiungendo ancora più qualità e valori, e alla fine si sta vedendo la differenza”.

Pensa possa ambire alla promozione in Serie B? Oppure è ancora presto o ci sono squadre troppo più attrezzate del Cavalluccio?
“Sulla carta ci sono sicuramente squadre più attrezzate. Però per il Cesena, come insegna la sua storia, è sempre meglio quando parte dall’angolino e non viene dato come favorito; ci sono meno pressioni e si viene facilmente a creare entusiasmo. Se si continua su questa strada, come quell’anno della promozione con Bisoli, anche se non è una squadra fortissima si può fare qualcosa di grande. Il budget sicuramente è più basso e tutti sanno che non è una squadra costruita per arrivare in B, però secondo me è un’ottima squadra. Anch’io, che sono stato anche all’interno dello spogliatoio, ti dico che ci sono ragazzi veramente validi, in primis a livello umano, come ad esempio Bortolussi. Quando hai ragazzi del genere puoi solo che far bene”.

Parlando della sua avventura a Cesena, qual è il suo rimpianto più grande di quella stagione?
“Il rammarico più grande il primo anno che arrivai a Cesena è quello che non c’era tutta questa amalgama e tutto quello che si verificò la passata stagione. Se ci fosse stato un gruppo un po’ più coeso e più compatto si poteva fare molto bene, nonostante la squadra fosse molto più giovane degli anni successivi”.

Il suo antico maestro Modesto è stato esonerato anche a Crotone. Scelta giusta quella dei pitagorici?
“Io la vicenda l’ho seguita semplicemente guardando i risultati, quindi non so bene cosa sia successo all’interno, ma ho visto che anche lì hanno cambiato molto. Hanno venduto tutti i pezzi pregiati e sono ripartiti con praticamente solo giocatori nuovi, e non è facile. Ci vuole del tempo e della pazienza. Nel calcio però quando non arrivano i risultati spesso ne paga l’allenatore. Modesto secondo me rimane un allenatore molto valido sul campo, l’ha dimostrato anche a Vercelli, e segue un po’ quello che sono Gasperini e Juric; anche loro hanno avuto molte difficoltà. Secondo me sono allenatori giovani a cui va dato tempo e fiducia”.

Delle squadre romagnole in cui ha giocato, a quale è legato di più? Quale ricorda con maggior piacere?
“Se devo essere sincero sono stato bene in tutte e tre le piazze, anche a Cesena, seppur sono stato solo l’anno della ripartenza in Serie C. C’erano molti under e molti giovani; non era facile in una piazza in cui c’è molto seguito come Cesena. A Ravenna ho qualche ricordo in più, perché con loro ho disputato quasi 100 partite, e abbiamo fatto anche un playoff in cui sfiorammo la B. Lo stesso a Forlì, quando c’era Bardi i primi anni della C2 facemmo molto bene. Proprio per questo ho scelto di vivere qua in zona”.

A cosa è dovuta la sua mancata conferma a Forlì, dato che l’anno aveva fatto così bene?
“Me lo sono chiesto anch’io, guarda. Io stesso mi sono messo in discussione a Forlì avendo avuto qualche problemino al flessore in precedenza, però da quando ho iniziato a giocare, da terzultimi che eravamo siamo arrivati quinti a pari punti con Rimini e Prato, e io ho collezionato 20 partite e 1 gol. Secondo me avevamo creato un bel gruppo e avevamo fatto molto bene, però dopo non ti so spiegare per la mia mancata conferma, come per quelle di Tortori e di altri ragazzi che avevano fatto bene. Anche Buonocunto è stato preso alla fine per il collo, non se lo meritava nemmeno lui”.

Tra l’altro il Forlì è stato recentemente sconfitto a Prato, dove l’anno scorso aveva vinto con un suo gol. Per lei è una piccola rivalsa?
“È strano: ti dico la verità. Soprattutto nel girone di ritorno, tranne che contro il Rimini, avevamo fatto molto bene. Tutto sommato dopo quelle poche cadute avevamo fatto molti punti e siamo arrivati lassù a lottare per i playoff”.

Come vede la situazione delle romagnole in Serie D?
“Il Ravenna lo vedo molto discontinuo, però la Serie D è un campionato molto particolare, perché bisogna scegliere bene i giovani e avere una buona ossatura. A Forlì purtroppo c’è questa mania di voler sempre cambiare; a volte può essere un bene ma la maggior parte delle volte non aiuta. Potevano risparmiarsi qualche soldino e provare a dare continuità con diversi giocatori. Io mi sarei accontentato, anche perché ho scelto di vivere a Cesena e quindi non dovevano pagarmi né procuratore né vitto e alloggio. Avrebbero avuto un giocatore e una persona che poteva dargli una grossa mano, lo stesso discorso vale per Tortori e Buonocunto”.

Ravenna, Cesena e Forlì: le è mancato solo il Rimini. Le sarebbe piaciuto militare anche in biancorosso?
“Al Rimini purtroppo non c’è mai stato nessun contatto, ma mi sarebbe piaciuto, perché è una piazza storica, poi queste sono tutte città e piazze dove sono stato molto bene, perché qua in Romagna si respira aria di calcio, e la gente è piacevole e solare”.