Avanti con Viali?

28.03.2021 18:51 di  Stefano Severi   vedi letture
Avanti con Viali?

1. Peccato, anche un solo pareggio ci avrebbe regalato la salvezza matematica. Che ora dista ancora due punti: impresa non impossibile con due gare in meno proprio del Legnago.

2. Ecco, passata l’emozione del post partita, è bene rimanere pragmatici e guardare ai fatti: per evitare i playout basterà pochissimo nelle prossime 7 partite, per rimanere dentro il treno del playoff bisognerà lottare con i denti fino alla fine e per non disperdere due terzi di grande campionato serve inevitabilmente guardare già al futuro.

3. Il responso di Legnago è impietoso: per tutta una serie di cause e concause ormai più volte analizzate questa squadra non è più in grado di reggere il passo di una volta. La benzina è finita e la classifica è gravemente compromessa.

4. Alla luce di tutto ciò è evidente come l’infinita trafila dei possibili playoff – partendo da quelli di girone – non possa che mettere ancora più sotto stress l’ormai precaria tenuta fisico-atletica della squadra. Nel calcio esistono i miracoli, certo, ma il pragmatismo porta a considerare questa stagione ormai conclusa.

5. Il rammarico resta enorme, siamo tutti d’accordo, ma bisogna accettare un dato di fatto. La bandiera bianca è arrivata al minuto 37 del secondo tempo, quando anche Petermann ha alzato bandiera bianca e Viali ha inserito il Primavera Vallocchia. In quel momento in panchina rimanevano Fabbri, Venturini e Lepri. E ancora mezza Cesena incolpa l’allenatore per aver fatto giocare Borello.

6.  Certo, Viali in un 3-0 così anche una buona dose di responsabilità. Il primo gol è figlio della sua filosofia di giocare sempre palla bassa, con infiniti passaggi laterali: ovviamente l’interpretazione orrenda porta la firma di Borello, ma il canovaccio era quello. E nell’impostazione della partita Viali non ha mai rinunciato a questo approccio a favore di qualche lancio lungo in più: cambiando gli interpreti se non si cambia anche lo spartito l’esecuzione finisce per risentirne (in peggio).

7. A questo punto la palla passa ai tre protagonisti dai quali ripartirà il futuro bianconero: Viali, Zebi e Lelli (in rappresentanza della dirigenza e dei soci “pesanti”). Sono loro che dovranno, a questo punto nel breve termine, definire le prossime mosse.

8. Viali e la dirigenza si erano già parlati a Febbraio, prima dell’inizio del tour de force, per discutere il possibile rinnovo. La fumata però fu nera – diversi i fattori in campo, dalle divergenze sulla programmazione futura a possibili offerte dalla cadetteria per il tecnico lombardo – con la promessa però di riaggiornarsi non appena il campionato lo avesse permesso.

9. È ancora Viali l’allenatore ideale per il Cesena? Sicuramente i punti di incontro con la filosofia bianconera sono tanti, a partire dall’abilità dimostrata nel saper lavorare con i giovani – con gli under sempre in campo – e nel coinvolgere tutti gli elementi della rosa, facendoli sentire importanti come i titolari. Di fatto gli unici autoesclusi sono stati quelli provenienti dalle grandi società per non esseri calati nella dimensione della terza serie: Koffi, Sala e Capanni.

10. Basterà questo per portare alla riconferma in panchina di Viali, considerando anche le sue legittime ambizioni (per la verità in parte ridimensionate dal recente filotto negativo)? Ecco, iniziamo a pensare a questo, perché rifondare tutto per il quarto anno consecutivo sarebbe ancor più indisponente dei 3 gol subiti a domicilio dal Legnago.