Excusatio non petita

"I ricchi hanno Dio e la Polizia, i poveri stelle e poeti"
01.02.2023 01:15 di  Stefano Severi   vedi letture
Excusatio non petita

1. Seconda trasferta consecutiva e secondo 3-0 a distanza di pochi giorni. Alla fine è questo quello che interessa e questo di cui dobbiamo parlare.

2. La normalità, questa sconosciuta. Per due turni consecutivi finalmente abbiamo capito cosa prova da 12 gare a questa parte la Reggiana: la squadra più forte fa valere la propria superiorità tecnica sull’avversario e chiude senza patemi la partita.

3. Ecco, lo avremmo dovuto fare in tante altre occasioni – lo abbiamo detto e ribadito – ma visto che il passato non si cambia godiamoci questa parvenza di normalità data dalle ultime due uscite.

4. Il Cesena vince perché è più forte. Così come deve essere. Il Cesena segna, domina e non soffre, o almeno non soffre quasi mai. 

5. Il Cesena risolve il problema portiere perché non fa tirare in porta gli avversari: anche questo è un grandissimo merito. Il Cesena vince perché un gioiello del vivaio si è messo a segnare doppiette a raffica. Onore a chi lo ha coltivato così bene dopo la rifondazione.

6. Insomma questo Cesena piace. Perché abbiamo dovuto aspettare così tanto per vederlo? E ancora: durerà a lungo? La risposta si perde nel vento direbbe Bob ma probabilmente anche Toscano faticherebbe a rispondere.

7. Ora la Reggiana ha due turni in cui deve necessariamente lasciare punti per strada (Ancona e Gubbio): arrivare allo scontro diretto ancora a -7 sarebbe quasi inutile. L’importante è che il Cesena continui a fare il Cesena come stasera.

8. Ci sarà tempo poi per guardare al futuro, ai playoff ed eventualmente, nella peggiore delle ipotesi, alla prossima stagione.

9. E ci saranno delle risposte da dare – anzi, di quelle avremmo bisogno già ora – dei programmi da scrivere, degli organigrammi da aggiornare e soprattutto dei tifosi da rispettare.

10. Perché nessuno ha bisogno di scendere sul personale, sull’intimo o sul religioso per commentare o criticare (o magari elogiare, perché no?) l’operato della presidenza statunitense di questo Cesena. E soprattutto nessuno lo ha mai fatto da queste colonne. Anziché asserire il contrario si potrebbe rispondere ai tanti rilievi sin qui mossi sulla strategia gestionale del Cesena FC. Quella sarebbe vera dialettica.