Hey cioccolatini, lo sapete che i wafer Babbi danno il giro ai Baci?

10.03.2021 21:22 di  Stefano Severi   vedi letture
Hey cioccolatini, lo sapete che i wafer Babbi danno il giro ai Baci?

1. Resistere, resistere, resistere come in una irrinunciabile linea del Piave. Questo era l’obiettivo odierno del Cesena, questo è quello che ha ottenuto oggi la banda di William Viali.

2. Per essere poco più che una Sammaurese – come era stata definita domenica scorsa – questa squadra ha tenuto testa più che egregiamente ad una delle favorite, per budget e rosa, del campionato: il Perugia.

3. Perugia che magari non vincerà il girone – del resto quando ottieni appena un punto in quattro giorni tra Padova e Cesena magari sei forte ma non la migliore – però è una squadra quadrata in campo che sa come far male alle avversarie.   

4. E il Cesena? Oggi ha sofferto, e tanto. Ma, attenzione: soffrire non significa farsi schiacciare. I bianconeri andavano spesso in difficoltà, è vero, soffrivano il pressing e faticavano tantissimo ad accorciare gli spazi, ma non sono mai stati allo sbando.

5. I postumi del covid sono ormai palesi ed è possibile che il Cesena continui a pagare dazio a questo virus fino a fine campionato. Per offrire un raffronto in un campo dove è più facile misurare le prestazioni: nel mezzofondo un atleta amatoriale impiega fino a tre mesi per tornare a correre ai livelli pre covid mentre un professionista ne può impiegarne anche più d’uno. Tanto, troppo tempo visto il forsennato calendario.

6. Ormai ogni conferenza stampa di Viali a fine partita si trasforma in un bollettino di guerra, con il tecnico bianconero che snocciola la lista di quelli che già dall’intervallo gli hanno chiesto il cambio per finire con quelli rimasti in campo solo per esaurimento di possibili alternative.

7. Il punto di oggi può regalare una settimana senza dubbio serena – visto che probabilmente a Ravenna non si giocherà per covid tra i giallorossi – ma non deve illudere nessuno: questa squadra è fisicamente a terra, un po’ come una Tesla con le ruote sgonfie.

8. L’apice stagionale, per intensità agonistica e gioco propositivo, è stato toccato nel pari interno con il SüdTirol. Poi è arrivato l’inaspettato ko con la Virtus Verona – forse unico vero errore della squadra di Viali nel gestire il vantaggio – e da Trieste in giù (cit.) non è stato più niente bello.

9. Detto questo, ovvero che il Cesena attualmente non ha più le armi per combattere con le prime tre della classe, non bisogna abbassare la guardia: partecipare ai playoff nazionali è a questo punto l’obiettivo principale. Serve assolutamente fare esperienza, visto che si tratta di una formula alla quale la Romagna bianconera non ha mai preso parte.

10. Il finale, però, lasciatemelo dedicare al Perugia e ai tre (perché allora non cinque? Facciamo sette e chiudiamola lì) rigori reclamati per diritto divino e non concessi. Per una volta lasciamo i replay coi cerchietti rossi agli altri per dimostrare che la somma dei due cateti è minore dell’ipotenusa e godiamo il punto. E la loro rabbia.