Prima che il gallo canti tre volte

01.04.2019 07:00 di  Stefano Severi   vedi letture
Prima che il gallo canti tre volte

1. Calendario Cesena: 7 aprile Montegiorgio in casa (coefficiente di difficoltà: 2 stelle), 14 aprile Vastese fuori (2 stelle), 18 aprile Notaresco fuori (3 stelle).

2. Calendario Matelica: 7 aprile Jesina in casa (2 stelle), 14 aprile Recanatese fuori (4 stelle), 14 aprile Savignanese in casa (1 stella).

3. Gli ultimi due turni potrebbero non essere decisivi, visto che il Cesena ospiterà un Castelfidardo già retrocesso e chiuderà a Giulianova, mentre il Matelica andrà prima a Campobasso e poi ospiterà l’Isernia. Difficile non prevedere il bottino pieno per le prime due della classe tra 28 aprile e 5 maggio (sì, il 5 maggio resterà tale per Napoleone e per i cartonati del team onestà).

4. In pratica molto probabilmente il campionato si deciderà prima di Pasqua, nei prossimi 3 turni. Calendario mediamente complicato per il Cesena ed estremamente variegato per il Matelica, che passerà dal complicatissimo campo di Recanati alla sfida contro una Savignanese ormai in ferie che ha dato praticamente tutto nel derby del Morgagni.

5. Ormai, purtroppo, è un testa a testa tra due squadre, non più una sfida a distanza tra fuggitivo e inseguitore. Dal punto di vista del morale il Matelica è al top e il Cesena è al minimo stagionale: da quello fisico i ragazzi di Tiozzo non sembrano brillanti come prima della sosta ma anche i bianconeri sembrano avere qualche problema (eufemismo).

6. Il Cesena di Angelini ha mostrato un grosso limite, ovvero quello di saper vincere gli incontri quasi esclusivamente grazie ai propri top player, soprattutto Ricciardo e Alessandro. Se gira male per loro il collettivo alle spalle fatica a fare la differenza, anche perché la marcata separazione tra titolari e panchinari ha finito per rendere quasi nullo l’apporto di quest’ultimi.

7. Rispetto al Cesena di inizio stagione, quello targato Martorano, che sapeva cambiare pelle in corso anche grazie agli innesti a partita in corso, questa squadra sembra non poter ricevere più nulla dalla panchina. Ed è un problema piuttosto grave se si pensa ai soldi spesi soprattutto a dicembre dalla nuova società.

8. Già, la società, che forse aveva dato un po’ troppo per scontata la serie C nella programmazione futura, magari prevedendo un ripescaggio in caso di secondo posto. Detto chiaro e tondo: il secondo posto però sarebbe uno schifo, un’umiliazione e un grande, enorme, fallimento.

9. Le elezioni amministrative per il rinnovo della carica di sindaco di Cesena stanno influenzando negativamente le normali operazioni del cavalluccio, visto che il nuovo primo cittadino avrà un peso fondamentale nella gestione dei futuri assetti societari. Non è certo una sorpresa, visto come è nato il Cesena FC: palazzo Albornoz è stato padrino della nuova creatura e continuerà ad influenzarne il futuro.

10. Ora però è il momento di stare sul pezzo sportivamente parlando. E il primo passo è lasciar perdere le idee da Martorano, in primis la famigerata Accademia che mira a cannibalizzare il vivaio delle società del territorio, una volta vero serbatoio del vivaio bianconero, e supportare maggiormente squadra e allenatore, qualunque esso sia.