Romagna Capitale - Siamo tutti Casadei

22.03.2022 00:15 di  Stefano Severi   vedi letture
Romagna Capitale - Siamo tutti Casadei

1. Romagna Capitale è a tutti gli effetti l’inno del Cesena, la vera nazionale di Romagna. La squadra che più, e meglio, di ogni altra, rappresenta la Romagna nel mondo. Tutto lo stadio stasera ha seguito con emozione le parole di Mirko Casadei nel giusto, doveroso e sacrosante tributo al padre Raoul. Perché in fondo,  soprattutto a Cesena, siamo un po’ tutti Casadei…

2. Veniamo alla partita: un buon punto per il Cesena, vero. Però stasera ci è andata anche un po’ di lusso dal punto di vista arbitrale. Ormai è chiaro quanto il girone B della Serie C quest’anno sia una farsa: il tentativo di favorire il Modena è spudorato.

3. È sempre facile piangere quando si subiscono torti arbitrali – e noi bianconeri in questi tre anni di C ne abbiamo avuti tantissimi, l’ultimo risale appena a martedì scorso – ma se avessimo subito noi un rigore come quello trasformato da Pierini si sarebbero strappati i capelli anche i nostri giornalisti tipicamente meglio pettinati (e non certo da serie C).

4. Però guardiamo in casa nostra che quelli gli avversari di oggi – sempre poco umili - non meritano alcun tipo di compassione. Possiamo essere rammaricati per non aver portato a casa i tre punti? Certo, dobbiamo esserlo.

5. Quando vinci 2-0 all’intervallo e a fine partita non l’hai portata a casa – a meno che tu di fronte non abbia il Real Madrid o la squadra allenata da Massimo Drago, qualunque essa sia (non seguiamo l’Eccellenza calabrese, va ammesso) – hai sempre l’obbligo morale di fare bottino pieno.

6. “Epperò” direbbe il nostro Flavio Bertozzi. Epperò abbiamo affrontato una delle due corazzate del campionato, una Reggiana che ci ha sovrastato in tutti i settori del campo, dal tasso tecnico superiore e quasi senza indisponibili. Mentre noi abbiamo dovuto pregare perché non si facesse male Nardi altrimenti ci sarebbe toccato vedere in panchina il figlio di presidente2 (scherzo, fortunatamente per quest’anno non si può).

7. Insomma nel secondo tempo il Cesena solo parzialmente ha retto l’urto di una grande Reggiana e ha comunque salvato il pareggio. Si poteva fare di più, magari, ma non certo con i cambi: è tornato Zecca dopo una vita, è entrato Berti a furor di popolo e non è successo nulla mentre Tonin fa quel che può.

8. Se poi vogliamo rompere le scatole a Viali e dire che stasera non abbiamo vinto per colpa sua facciamolo pure, ma ricordiamo che in panchina aveva Benedettini, Pollini, Maddaloni, Ilari, C. Shpendi, S. Shpendi, Missiroli, Allievi, Zecca, Tonin e Berti. Diana ha buttato dentro Zamparo e ha subito segnato.

9. In verità, in verità vi dico: scoccia molto di più aver perso (male, tra l’altro) a Pescara che aver pareggiato stasera. Quello è stato un vero passo falso in chiave play-off.

10. A proposito di play-off: tra andata e ritorno il Cesena ha appena totalizzato due miseri punti con Modena e Reggiana, dimostrando di essere di molto inferiore ad entrambe. Una di queste – verosimilmente la Regia – farà i play-off. Probabilmente una di questo livello arriverà anche dal girone A (SüdTirol o Padova). Arrivare alle final four sarebbe già un successo clamoroso, quindi vietato comunque farsi illusioni.