T'ammazzo sennò

17.02.2022 00:15 di  Stefano Severi   vedi letture
T'ammazzo sennò

1. Può una vittoria, per quanto larga e limpida in una piazza assai ostica, certificare la resurrezione del Cesena dopo un periodo di evidenti difficoltà iniziato a Gubbio? No, certo che non può, però è un ottimo inizio.

2. Non è che si sia visto calcio champagne – quello per intenderci dei tempi di Drago a Cesena – però questo 3-0 è un risultato che non lascia spazio dubbi, né per il Cesena né per l’Ancona.

3. A Cesena nessuno può permettersi di chiamare in causa la buona sorte mentre per una volta sono gli altri quelli che devono arrendersi all’evidenza del risultato e constatare che tra andata e ritorno gli avversari sono stati nettamente superiori.

4. Per una sera insomma ci accontentiamo, considerando anche il turnover rispetto alla sfida di domenica scorsa e sottolineando come i salvatori della patria, Berti e l'austriaco, siano rimasti in panchina o entrati solo a partita virtualmente finita. 

5. Ecco, appunto: cosa dimostra la vittoria di Ancona? Che la chiave di volta di questo Cesena è il centrocampo. Quando Ardizzone si scopre assist-man e migliore in campo, quando Missiroli finalmente aggredisce la profondità, quando insomma gli ingranaggi nel settore nevralgico del Cesena girano a dovere, allora è tutta un’altra storia.

6. E le polemiche su Viali? Legittime, per carità: un sondaggio del canale Telegram di TuttoCesena nei giorni scorsi ha mostrato come la piazza fosse spaccata nei confronti dell’allenatore lombardo. Oggi però gli va dato atto di non aver sbagliato nulla.

7. In quel ‘nulla’ rientra anche il battibecco con Ardizzone, al momento della sostituzione. Quando il cronometro segna 65’47” fuori campo si sente un primo rimbrotto provenire da una voce che assomiglia molto a quella di Viali e qualcosa di più arriva al minuto 67’09”. Anche dalla tribuna sono apparse evidenti le tensioni tra Viali ed Ardizzone.

8. Spogliatoio spaccato? Tutt’altro: questi episodi sono la prova lampante che la squadra sente la partita, è carica al punto giusto e gioca con la tensione necessaria. Come non ricordare Bisoli che si attacca a Crotone con Recchi (a proposito di Ancona), che fa sbiancare Malonga dagli urli a Bergamo e mille altri simili episodi?

9. Ardizzone è un giocatore che soffre più degli altri le critiche: va accettato, fa parte della sua personalità e Viali ha il compito di tenerlo sempre sulle corde. Meglio assistere ad una litigata sul 2-0 ad Ancona che chiudere una partita persa 1-0 a Modena senza nemmeno un cartellino giallo.

10. Ah, si è vinto anche senza ultras. Che stanno fuori non per divertimento né per sadomasochismo, bensì per una questione di principio e di coerenza. Un po’ più di rispetto – specie da parte di chi fino a ieri edulcorava Pompetti – non guasterebbe.