Il Cesena come la Ferrari. Toscano come Binotto

Non sempre chi più spende va più forte. Il trainer bianconero, così come il Team Principal della Rossa, continua a ‘…non capire’. Però siamo solo all’inizio di un lungo percorso.
15.09.2022 10:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena come la Ferrari. Toscano come Binotto

Il Cesena – sigh – come la Ferrari.

Mimmo Toscano – altro sigh – come Mattia Binotto.

‘Dobbiamo cercare di capire…’ continua a ripetere ormai da mesi il Team Principal del Cavallino Rampante. Nel frattempo, però, sia il Mondiale Piloti (Leclerc è a -116 punti dal sempre più scatenato Verstappen) sia il Mondiale Costruttori (la Red Bull è a +139) sono già andati a puttane. E pensare che la Ferrari, anche in questa stagione, ha speso una valanga di soldi. Come i Bibitari che mettono le ali. Anzi, forse più dei Bibitari.

Nel frattempo a Cesena, a 136 chilometri da Maranello, anche l’attapiratissimo Mimmo Toscano continua ‘…a non capire’. Perché la sua ‘creatura’, sulla carta, è una (costosissima) corazzata schiacciasassi. Una corazzata infarcita di superbig della categoria. Epperò intanto, dopo tre giornate (e due turni casalinghi), il Cavalluccio in cascina ha gli stessi punti del – ehm ehm – San Donato Tavernelle (4). La vetta della classifica è già a 5 lunghezze. E, il gioco, ancora non si vede.

Le scintillanti (ed illusorie) vittorie pre-campionato di Saber & Friends? Al momento paiono soltanto un lontano e sbiadito ricordo: ora come ora, il Cesena, continua a far fatica. Troppa fatica. In avanti, la porta avversaria, la si continua a vedere con il binocolo. In mezzo al campo mancano le idee. Dietro si balla. E poi c’è il portiere. Gran bel casino, quello del portiere. Perché Minelli si è (pacchianamente) auto-eliminato. Perché Lewis (che non è ancora pronto per la C, che ha un cognome troppo ingombrante per giocare nel Cesena) non ne azzecca una. E perché Tozzo (in rampa di lancio in vista della delicata trasferta di Fermo), al momento, continua a far rima con incognita. Con nebulosa.

Il Cesena – sigh – come la Ferrari.

Mimmo Toscano – altro sigh – come Mattia Binotto.

Anche se il Cesena, a differenza della Ferrari, è soltanto all’inizio di un lungo percorso. Anche se a Cesena non spariscono mica le gomme ai box. Anche se mister Toscano, a differenza di quel ‘pataca’ di Binotto, qualche campionato l’ha già vinto. Lo hanno visto tutti: lo start dei bianconeri è stato (quasi) da dimenticare. Ma Udoh e soci, davanti a se, hanno ancora 35 gran premi (pardon, partite). La rimonta è possibile. Possibilissima. Anche perché l’attuale capolista (la sorprendente Carrarese) durerà lassù come un coriandolo a Carnevale. Anche perché il Siena, la Reggiana e la Virtus Entella (sono loro le vere rivali del Cesena nel medio-lungo periodo) sono ancora a un tiro di schioppo. Anche perché, non prendiamoci in giro, il potenziale di questo Cesena resta sempre altissimo. Ottimismo a colazione è quello che ci vuole. Almeno a metà settembre. Poi si vedrà…


PS 1: Quelli che… ora però basta con Lewis Junior!  Vi prego: basta!
PS 2: Quelli che… rimpiangono il buon Nardi. E ci sta…
PS 3: Quelli che… rimpiangono (anche) Satalino, Marson e Leali. Ed allora vuol dire che siamo proprio alla frutta…