Oggi vi sfido: siete pronti?

Ieri per il Cesena è arrivata la quarta vittoria consecutiva. Però all’orizzonte c’è un futuro al gusto di Serie C che mi mette addosso un’ansia incredibie
30.10.2022 10:41 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Oggi vi sfido: siete pronti?

Care lettrici e cari lettori, oggi vi sfido. Sì, oggi vi propongo di arrivare alla fine di questo mio articolo. Impresa ardua, lo ammetto. Per tanti motivi. Ma (forse) oggi ne vale la pena. Provateci. Poi mi saprete dire.

Allora, si parte. Vogliono stravolgere la serie C, i parrucconi del Palazzo. Vogliono snaturare una volta per tutte la Terza Serie, Ghirelli & Friends. Come? Mettetevi belli comodi, concentratevi, tenete a portata di mano la calcolatrice del vostro smartphone e – se possibile – prendete appunti. Che potrebbero servirvi, quegli stessi appunti. Nel qual caso voleste riportare il succo di questa folle rivoluzione a qualche seguace (e/o a qualche hater) del Calcio Moderno.

I tre gironi (da 20 squadre) della serie C di adesso? Scordateveli. Gli strateghi che governano questo mesto carrozzone della pedata vogliono infatti creare 6 raggruppamenti da – sigh – 10 compagini ciascuno. Nessuna promozione diretta. Nessuna retrocessione immediata. Dopo le prime 18 giornate di ogni girone (9 di andata, altrettante di ritorno) le prime cinque classificate – se sarà approvata tale riforma – finiranno nella poule promozione della seconda fase (si formeranno 3 gironi da 10 squadre ciascuno), mentre le ultime cinque classificate verranno dirottate nella poule retrocessione (altri 3 gironi da 10). Tutto finito? Mavvà. Perché solo al termine della poule promozione e dopo un mini-playoff (a cui parteciperanno anche – udite udite – sei ripescate dalla poule retrocessione…) si farà sul serio, rientreranno in gioco le big e scatterà la fase finale a 16 squadre (a cui accederà pure la vincente della Coppa Italia di C) che decreterà finalmente le 4 promosse in Serie B. Insomma, un’odissea. Le retrocessioni in Serie D? Rimarranno 9. Ma ho pietà di voi che siete arrivati – per giunta di domenica – sino a questo punto del mio pezzo. E vi risparmio gli astrusi regolamenti che hanno architettato – per decretare chi va giù – in seno al Palazzo. Palazzo che, a mio (ma non soltanto mio) modesto parere, se verrà ratificata questa pazza riforma, andrà incontro a uno dei più colossali autogol della sua lunga storia.

Siete arrivati sino a questo punto dell’articolo? Bravi. Bravissimi. Siete già provati e per, giunta, siete attesi anche da una terribile maratona domenicale in famiglia tra Ikea, Iper, sagre del pesce e cimiteri vari? Immagino. Vi capisco. Vado dunque celermente a concludere. Affermando che questo sempre più scatenato Cesena (a proposito: ieri a Montevarchi per i bianconeri di mister Toscano – schiacciatine alle olive a parte – è arrivata la quarta meritatissima vittoria consecutiva e il settimo risultato utile, Prestia e De Rose in pagella continuano a raccogliere voti da secchione, Corazza ed Udoh – 11 gol in due! – continuano a segnare, si è messo a gonfiare la rete avversaria pure il rigenerato Calderoni: tutto molto bello…), vista questa riforma dei tornei che potrebbe diventare esecutiva già nella stagione 2023-2024, adesso ha un altro buon (anzi, buonissimo) motivo per salutare il prima possibile questo campionato che sempre di più fa rima con inferno. Con tristezza. E con mostruosità.

PS 1: Quelli che… pensano che la riforma della Serie C appena proposta dal Palazzo abbia lo stesso appeal del – ehm ehm – palo che ‘impalla’ le riprese video di Eleven Sports a Montevarchi. Ed hanno paura. Tanta paura…

PS 2: Quelli che… se ne fottono bellamente di tale possibile riforma della Serie C. Perché tanto, il Cesena degli Americani, il prossimo anno giocherà in Serie B. Reggiana, Gubbio e Virtus Entella non fanno più paura al ‘nuovo’ Cavalluccio...

PS 3: Quelli che... e comunque speriamo che non passi tale riforma...