Chievo, Jallow e un milione per Garritano
Con la firma di Lamin Jallow, anticipata ieri sera dallo stesso giocatore africano su Facebook, si è finalmente sbloccata l'impasse tra Cesena e Chievo.
L'operazione è piuttosto articolata e sono due gli affari principali: la cessione di Garritano e gli scambi cosiddetti secondari.
Garritano è stato valutato dal Cesena non meno di un milione e mezzo di euro che non arriveranno però tutti cash in Corso Sozzi. La società di Campedelli sborserà subito un solo milione o poco più, mentre circa duecentomila euro saranno legati alle prestazioni di Garritano in campionato ed altri trecentomila sono quelli che i bianconeri potrebbero guadagnare qualora il Chievo, tra un anno, esercitasse il diritto di controriscatto.
Come insegna l'affare Sensi - per il quale non è scattato il bonus legato alle 20 presenze ufficiali - i premi legati alle prestazioni sono sempre un rischio. Anche per questo sarà interessante capire se Cesena e Chievo seguiranno, con il doppio scambio Rigione e Rodriguez per Pucino e Kupisz, il modello già usato due anni fa con l'Atalanta per la cessione di Valzania in cambio di Kone e Varano. In quel caso Valzania fu valutato (secondo le notizie dell'epoca) circa sei-sette milioni di euro, il cui valore a bilancio venne di fatto "pareggiato" dai cartellini proprio di Kone e Varano.
Dal punto di vista tecnico se lo scambio Rodriguez (non ben visto da Camplone) per un esterno polivalente come Kupisz ha un suo perchè, quello Rigione (uno dei migliori in difesa lo scorso anno) per Pucino è un po' più difficile da spiegare. Il Chievo potrebbe persino considerare Rigione come giocatore bandiera (ha fatto le giovanili in gialloblù) anche se la Pro Vercelli, è notizia di ieri, sembra interessata ad ottenerlo in prestito dai veronesi.
In ogni caso Foschi non a caso sta lavorando da più di una settimana, in ogni minimo dettaglio a questa operazione che permetterebbe al Cesena di sistemare subito il bilancio e operare nel resto del mercato senza l'assillo di far prima cassa a tutti i costi.
Tra pochi giorni sarà il 25 aprile: non permettere ai provocatori con le bandiere dell'entità d'occupazione in Palestina di inquinare la nostra festa!
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